"Entro il 2025 inizieranno i lavori al Convitto, la cui destinazione rimane quella di sempre, e cioè resterà una scuola". È quanto dice Andrea Marchiori, assessore ai lavori pubblici, all’indomani del blitz della polizia locale nell’edificio, dove sono state trovate tracce di presenze abusive, molto presumibilmente di ragazzi tra i 16 e i 20 anni. Questo fatto sottolinea il rischio che certi immobili in disuso diventino luoghi di occupazione abusiva, tra l’altro il blitz è stato sollecitato dalle segnalazioni dei cittadini, ed ecco l’esigenza di recuperare certi palazzi. "Non mi risultano altri casi di occupazioni abusive in immobili di proprietà del Comune". Ci sono invece novità per il recupero del Convitto che da tempo attende di tornare come era una volta: la scuola è infatti inagibile dalle scosse del 2016. "Abbiamo deliberato – aggiunge l’assessore – l’affidamento della progettazione definitiva per lavori che richiedono un investimento superiore agli otto milioni di euro. Un importo consistente considerando la grandezza dell’immobile e i lavori per renderlo sicuro sul piano sismico, garantire una elevata efficienza energetica compatibilmente con le esigenze di tutela e conservazione dell’identità culturale del bene. Inoltre gli interventi saranno fatti in modo da superare ed eliminare le barriere architettoniche".
La destinazione non cambia, quell’edificio resterà sede di una scuola come lo è stata nel corso degli anni. "Il recupero è infatti orientato per riportarci il Convitto, attualmente dislocato nelle vicinanze del tribunale, che ospiterà le sezioni della primaria e secondaria di primo grado e la segreteria didattica. In quel palazzo saranno poi ricavate aule, uffici amministrativi e per la dirigenza, laboratori, mensa. Si tratta – conclude l’assessore Marchiori – di ridare alla città un complesso monumentale che sta a cuore dei maceratesi, in questo modo sarà restituita al centro storico una scuola che vanta diversi iscritti".