MARTINA DI MARCO
Cronaca

La luce in fondo al tunnel. Aperto il varco in via Roma

Completato lo scavo che consentirà di dimenticare il passaggio a livello. Marchiori: "Conclusione prevista per fine 2025, ma speriamo di anticipare".

I politici in posa subito dopo l’apertura del varco (foto Calavita)

I politici in posa subito dopo l’apertura del varco (foto Calavita)

Luce in fondo al tunnel per i lavori in via Roma. Ieri l’inizio delle operazioni finali per i collegamenti del sottopasso che permetterà di bypassare il passaggio a livello ed evitare code. A eliminare gli ultimi metri di terra due ruspe in azione, una da un lato e una dall’altro del muro: dopo qualche minuto di scavo, ecco aperto il passaggio. "Oggi (ieri, ndr) è un giorno speciale, ma anche un giorno di lavoro come tanti altri – commenta Andrea Marchiori, assessore ai Lavori pubblici –. Si tratta della tappa di un percorso nato da un’idea, passato per la progettazione, l’appaltatura, e giunto allo sviluppo dei lavori. L’impresa Francucci sta lavorando benissimo, in collaborazione con il Comune e con Rfi (Rete ferroviaria italiana)". Con l’apertura del varco del sottopasso, al via i lavori di pavimentazione. Continua Marchiori: "Con quest’apertura del tunnel possiamo iniziare a lavorare sulla pavimentazione. Era un’idea di città che passo dopo passo si sta realizzando, concretizzando le idee elettorali da noi proposte". Poi, sulle tempistiche dei lavori rimasti: "La conclusione dei lavori è prevista per fine 2025 inizio 2026, ma l’azienda ha lavorato e sta lavorando molto bene quindi speriamo di riaprire in anticipo. Vero è che ci saranno altri lavori collaterali da fare: ad esempio, abbasseremo la rotatoria di Collevario di circa mezzo metro per permettere uno scivolo d’entrata al sottopasso quanto più morbido possibile. Si tratta, comunque, di lavori già programmati dall’azienda, che verranno svolti senza creare disagio".

Presenti, accanto a Marchiori, anche il sindaco Sandro Parcaroli, la vicesindaco Francesca D’Alessandro, l’assessore alla Sicurezza, Paolo Renna, e il commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli. "È un’opera epocale per Macerata – afferma Castelli –, perché attraverso il sottopasso si dimostra come la ricostruzione, partita da un dramma, può essere occasione di rigenerazione urbana. Quello che per del tempo è stato un punto pieno di smog e traffico per la città, tra qualche mese consentirà una fluidificazione del passaggio. Tutto grazie alla cooperazione tra le parti e un buon clima di lavoro". Un ringraziamento speciale va proprio alla ditta Francucci, come aggiunge il commissario: "Bisogna riconoscere la bravura di Francucci, che è ricorsa a metodologie di lavoro capaci di velocizzare i tempi; questo era un cantiere difficile per tanti fattori, affrontato con prontezza delle maestranze del nostro territorio". "Condivido la frase “Se vuoi arrivare lontano, cammina insieme agli altri“ – conclude poi –: ecco, noi abbiamo camminato insieme, col sostegno di Comune e Provincia".