ANDREA SCOPPA
Cronaca

La Lube supera il mal di trasferta. Podrascanin: "Una gara da squadra"

Il centrale: fare muro è la cosa più bella, si blocca psicologicamente l’avversario. Domani la Challenge in Olanda

Il centrale serbo Marko Podrascanin, 37 anni, ha stampato tre muri nella gara di domenica vinta dalla Lube a Cisterna

Il centrale serbo Marko Podrascanin, 37 anni, ha stampato tre muri nella gara di domenica vinta dalla Lube a Cisterna

Tre marzo 2024 in campionato e 27 aprile per i Playoff 5° Posto, curiosamente sempre a Verona. A distanza di mesi finalmente la Lube è tornata a vincere lontano da Civitanova e fuori dalle Marche. Prima della trasferta a Cisterna i biancorossi avevano all’attivo solo il blitz di Porto San Giorgio contro la Yuasa, ma domenica hanno finalmente sfatato il tabù stagionale. I ragazzi di Medei hanno disputato una gara magistrale, senza sbavature, distrazioni o pause, replicando il 3-0 con cui avevano steso gli avversari di Falasca anche nella partita di andata. Civitanova ha saputo attaccare alla grande con un altissimo 61% di precisione, ancora una volta si è mossa coralmente e inoltre ha surclassato Cisterna a muro chiudendo 7-1. Non poteva mancare l’apporto nella specialità della casa da parte di Podrascanin che ne ha piazzati 3 confermandosi il migliore per media/set di tutta la SuperLega. Già amato dai tifosi, ancor più dopo la decisione di tornare presa a fine estate, il Potke interviene al Carlino: "La partita si è decisa nel primo set, vinto quello poi per noi è stato tutto in discesa".

Cosa è cambiato rispetto alle altre uscite esterne che invece erano finite male? "Nelle precedenti gare in trasferta non sempre abbiamo avuto totale fiducia e lo potevi riscontrare a servizio, perché la battuta è una cosa molto individuale. A Cisterna invece siamo sempre stati presenti senza alti e bassi".

Una prestazione di squadra tanto che nessuno ha attaccato più di 23 palloni... "Vero, da diverse settimane stiamo dimostrando di essere una squadra e non intendo solo quelli che partono titolari".

Per lei tre muri. Anche a 37 anni Podrascanin resta un cliente durissimo... "Per me fare muro è la cosa più bella. È importante psicologicamente bloccare l’avversario".

In squadra c’è chi la sta insidiando, la cosa buffa è che parliamo di Boninfante che è un palleggiatore. Come spiega la capacità di Mattia di farsi valere a muro? "Sicuramente è molto composto, ma la cosa che impressiona è che a 20 anni sta già rendendo tanto e sa smistare i palloni in modi giusti e in tempi giusti".

Dopo i risultati di questo turno siete sempre più quarti in solitario e potenzialmente terzi dovendo recuperare il match di Padova... "Non guardo molto la classifica, ma per noi è importante terminare tra le prime quattro. Finire al terzo posto sarebbe un grande risultato".

Domani tornano le sfide europee e alle 19.30 avrete l’andata dei quarti di Challenge in Olanda contro il Groningen. Cosa sappiamo degli avversari? "Ammetto che li conosco poco o nulla, in vent’anni di carriera credo di non aver mai giocato un incontro in Olanda. So solo che l’andata a casa loro è la partita più importante delle due".