"Chiedevamo di prendere una posizione chiara e decisa contro il terzo ampliamento della discarica – ha esordito Claudia Spadoni –: non siamo sorpresi perché la nostra mozione non è passata, ma delusi per l’atteggiamento della maggioranza, immobile in attesa degli eventi, e restia all’ascolto". "Bugie dette continuamente per quindici anni – ha aggiunto Raffaele Consalvi – diventano verità. Come la ricostruzione fasulla, arbitraria e da smontare della vicenda-discarica". "In consiglio – ha rilevato Alessandro Maccioni – c’è stato un aspetto politico riferito all’intervento di Filippo Saltamartini, poiché il sindaco Vittori e il capogruppo di maggioranza Giovagnetti si sono incartati sulla nostra mozione". Questi gli scorci di apertura del gruppo consiliare di opposizione "Per Cingoli-Maccioni sindaco" (assente per impegni Anna Maria Tittarelli) che ha organizzato l’incontro dopo il no alla mozione sul possibile ampliamento della discarica di Fosso Mabiglia: sarebbe il terzo.
Dopo l’introduzione di Spadoni, Consalvi ha puntualizzato: "In consiglio dalla maggioranza è stato detto: noi non c’entriamo niente, la discarica l’abbiamo subìta nel 2008 con la gestione-Silenzi in Provincia. E allora ecco le risultanze dei documenti. Nel 2008 la giunta provinciale recepisce lo studio dell’Università di Ancona, individuati nove siti tra cui Cingoli, il sesto. Nel 2008 la scelta di Cingoli non è stata fatta dalla Provincia, ma il 24 maggio 2008 dal Cda del Cosmari formato e gestito unitariamente da tutte le forze politiche. Due giorni dopo, è stata ratificata la decisione dall’assemblea del Cosmari. La Provincia doveva solo approvare il progetto tecnico. Due i ricorsi presentati da Cingoli al Consiglio di Stato, rigettati dalla quinta sezione. Poi in Comune è entrata in carica la giunta-Saltamartini che ha avuto tre anni di tempo per bloccare la valutazione sull’impatto ambientale". Maccioni: "Per Vittori il Comune non può decidere sull’ampliamento della discarica, ma dall’ufficio tecnico va rilasciata la relativa licenza edilizia. Senza il contributo per il terzo ampliamento, il Comune sarebbe in disagio finanziario per pagare le rate dei mutui già sospese. Sull’ampliamento ha colpito il silenzio assordante dell’assessore competente. Poi, il termovalorizzatore provinciale: potrebbe essere realizzato sull’area-discarica di Cingoli, uno dei Borghi più belli d’Italia. Scommettiamo che, individuati i cinque siti, il sindaco firmerà per l‘ampliamento quindi, considerati i tempi, il nuovo sito non sarà più designato?"
Gianfilippo Centanni