Nelle Marche è boom delle ore di cassa integrazione guadagni nel terzo trimestre 2024. Le ore autorizzate sono infatti aumentate del 45%, molto di più del valore medio italiano (+20%) e del centro Italia (+4,4%). Le province che evidenziano un aumento superiore alla media regionale sono Ascoli e Fermo (+111,5%) e Pesaro (+48,5%), Macerata (+40%), mentre Ancona osserva l’aumento più basso (+14,8%). Nel periodo gennaio-settembre 2024 sono state richieste e autorizzate complessivamente 15,2 milioni di ore di cassa integrazione, Fis e altri fondi di solidarietà. Osservando i dati relativi alla distribuzione delle ore nei singoli rami di attività corrispondenti alle diverse gestioni Inps della cassa integrazione guadagni, l’industria assorbe la maggior parte delle ore autorizzate (14,6 milioni). Le ore registrate nel terziario sono 88mila, mentre nell’edilizia sono 276mila. L’aumento delle ore rispetto allo stesso periodo del 2023 è totalmente imputabile all’industria, che registra un saldo di + 4,9 milioni di ore (+51,2%). Al suo interno, i comparti che osservano l’incremento maggiore sono pelli, cuoio e calzature (+178,2%), tessile e abbigliamento (+231,2%), chimica, gomma, plastica (+52,4%). Meccanica e metallurgia segnano un +39,3%, che in termini assoluti significa un aumento di 1,8 milioni di ore. I settori più colpiti, dunque, sono quelli che, sia pure ridimensionati rispetto a qualche anno fa, costituiscono ancora uno degli assi portanti dell’economia della nostra provincia, vale a dire quelli del comparto moda (tessile e calzaturiero). Un quadro previsto, considerato che le associazioni di categoria hanno da tempo lanciato l’allarme, timidamente accolto dal governo. Lo scorso 21 ottobre, infatti, il Consiglio dei Ministri ha approvato, per la durata di otto settimane, gli ammortizzatori sociali in deroga nel 2024 per le imprese del settore moda che attraversano un momento di crisi occupazionale.
CronacaLa crisi in provincia. Cassa integrazione aumentata del 40%