FRANCO VEROLI
Cronaca

La classifica dei rincari. Siamo secondi in Italia, un conto da 423 euro

Inflazione da record a Macerata: ad agosto +2,1 per cento

La classifica dei rincari. Siamo secondi in Italia, un conto da 423 euro

Pesano l’aumento dei prezzi dei generi alimentari e la spesa per la sanità

Ad agosto Macerata ha registrato un indice di inflazione pari al + 2,1%, il secondo (ex aequo insieme a Siena) più alto d’Italia dopo Bolzano (+ 2,5%). Un valore che si traduce in una maggiore spesa media annua a famiglia di 423 euro, dato che nella relativa classifica l’ha fatta salire dal nono posto di luglio al settimo attuale. Ma è un’ascesa tutta negativa, visto che certifica come Macerata era – e continui ad essere – una delle città più care d’Italia. Questo dicono i dati diffusi dall’Unione nazionale consumatori sull’indice di inflazione annua del mese di agosto, riferiti alle città monitorate dall’Istat. Nella nostra città i prezzi aumentano in misura doppia rispetto alla media delle Marche che, come regione, registra un rialzo decisamente più modesto (+1%), e quadruplo rispetto ad Ascoli, che segna un +0,4% (con un rincaro medio annuo di 81 euro), e Ancona in cui l’inflazione si ferma al +0,5% (con un rincaro medio annuo di 109 euro). A far salire in alto i prezzi sarebbero soprattutto due voci: il carrello della spesa e, quindi, i prezzi dei beni alimentari, e i costi crescenti da sostenere per accedere a servizi sanitari in strutture private, stante la difficoltà di averli in quelle pubbliche, dove le liste d’attesa invece di ridursi sembrano allungarsi sempre di più. E incominciano a farsi sentire anche gli effetti del passaggio dal mercato tutelato a quello libero sul fronte dei costi per gas ed energia elettrica, anche se con rincari – per ora – contenuti. Sicuramente, trattandosi del mese di agosto, hanno anche pesato i prezzi saliti alle stelle in alcune attività legate alla stagione estiva, che hanno dato luogo anche a ripetute polemiche (come quelle riguardanti il prezzo dei gelati). Comunque sia, è più di un anno che la nostra città si trova nella top ten di questa periodica classifica, un segno nient’affatto rassicurante. In testa alla classifica delle regioni più costose, con un’inflazione annua del +2,1%, il Trentino che registra a famiglia un aggravio medio pari a 597 euro su base annua. Le Marche sono al 14esimo (1%), con un aggravio medio di 211 euro.