La cerimonia per la liberazione: "Ricordare il passato è un dovere"

Le parole di Bonotti, presidente Anpi, e della vicesindaco D’Alessandro davanti al monumento ai caduti

La cerimonia per la liberazione: "Ricordare il passato è un dovere"

La cerimonia per la liberazione: "Ricordare il passato è un dovere"

Macerata festeggia l’80esimo anniversario della sua liberazione dal nazifascismo al monumento ai caduti. A prendere la parola sono state Chiara Bonotti, presidente Anpi, e la vicesindaco Francesca D’Alessandro. "Ricordiamo momenti della storia dando loro un significato di consapevolezza in un momento di grandi trasformazioni. Teniamo vivo il il nostro senso di appartenenza, le nostre radici democratiche e i valori alla base delle nostre istituzioni - ha detto Francesca D’alessandro -, non dimentichiamo. Ricordare il passato è un obbligo morale verso caduti e feriti, ma anche verso le nuove generazioni, perché si sappia quanto sangue sono costati i valori oggi garantiti dalla Costituzione". Chiara Bonotti, presidente della sezione maceratese dell’Anpi, ha ripercorso alcuni terribili avvenimenti cittadini dei tempi dell’occupazione tedesca: "I simboli della milizia fascisti apparivano vicini a quelli del terzo reich. Il fascismo devastò le case del popolo, eliminò i partiti di opposizione, la libera stampa, le elezioni, uccise i dissidenti". Chi assisteva alla cerimonia ha applaudito al nome di Giacomo Matteotti, di cui quest’anno ricorre il centenario dall’uccisione. "Al grido di credere, obbedire e combattere, il fascismo manda i soldati al fronte senza mezzi adeguati e si allea con la Germania nazista". Chiara Bonotti ha ricordato i ribelli di Monastero, Augusto Pantenetti e il gruppo bande Nicolò, poi il sociologo Danilo Dolci, secondo il quale "ognuno cresce solo se sognato. Vale anche per le società", rammentando il sogni dei partigiani "di avere una società con una costituzione che ripudiasse la guerra e con cittadini liberi di partecipare alla vita politica". Il 30 giugno 1944 al monumento ai caduti venne issata dal gruppo banda Nicolò la bandiera italiana.

Lorenzo Fava