Chiesanuova-Osimana sarebbe stata già partita di spessore in virtù del blasone degli ospiti, figurarsi ora che la classifica vede i biancorossi in testa (19 punti come il K-Sport) e i giallorossi quarti (a 16 assieme al Matelica). Alle 14.30 al "Sandro Ultimi" va in scena forse la partita più importante del 10° turno, tra formazioni che potrebbero contendersi pure la Coppa Italia, mercoledì il ritorno delle rispettive semifinali ed entrambe hanno vinto all’andata. Nel suo fortino, purtroppo ancora a capienza ridotta, l’imbattuto Chiesanuova dell’ex Mobili vuol continuare a volare e proverà a sfruttare le difficoltà esterne della squadra di Labriola, caduta in tre delle ultime quattro sfide fuoricasa. "Rivedrò con piacere molti giocatori che ho allenato ad Osimo – dichiara Mobili – e anche lo stesso Labriola è stato un mio giocatore. Una volta in campo saremo avversari e non più così amici, consapevoli che affronteremo una signora rivale e non potremo concederci alcuna pausa di gioco o di ritmo altrimenti questi ci puniranno subito". Bisognerà anche fare i conti con la voglia dell’Osimana di riscattare i precedenti negativi in trasferta contro il Chiesanuova, nonché il desiderio di rivalsa dopo le ultime prestazioni esterne negative. In più ci sono attaccanti come Alessandroni e Minnozzi... "Questi sono spunti soprattutto per le statistiche ma è indiscutibile che avremo davanti non solo una squadra forte, ma anche una compagine che concede poco allo spettacolo e un po’ ci somiglia perchè ama giocare e al contempo cerca di non far giocare l’altra". A livello tattico ripartirà dall’undici che ha vinto in Ancona domenica dopo due pareggi? "Non escludo che rigiocheremo con le due punte, ma di sicuro dovremo fare molto meglio rispetto al 2-1 sui Portuali se vogliamo esultare ancora". Situazione spogliatoio e infermeria? "Siamo al completo e debbo ringraziare lo staff per questo. Avendo mercoledì un’altra gara importante in casa del Monturano, dovrò essere bravo nel fare le scelte giuste".
CronacaLa capolista Chiesanuova: "L’Osimana ci somiglia"