FRANCO VEROLI
Cronaca

La battaglia dell’acqua. Bollette, stangata in vista. Lite Gentilucci-avvocati

Si profila un aumento del 9,9% per quest’anno e di un ulteriore 5% nel 2025. Scambio di accuse tra il presidente dell’Aato e i legali dei tavoli tecnici.

La battaglia dell’acqua. Bollette, stangata in vista. Lite Gentilucci-avvocati

Alessandro Gentilucci, sindaco di Pieve Torina e presidente dell’Aato 3 (foto Calavita)

Rischio di stallo nella procedura per arrivare al gestore unico del servizio idrico integrato e aumenti delle tariffe dietro l’angolo, con posizioni distanti o contrapposte. Tra i sette punti all’ordine del giorno dell’assemblea dell’Aato 3, in programma oggi a partire dalle 11, infatti, due sono quelli particolarmente rilevanti: l’aggiornamento sullo stato di avanzamento del percorso di costituzione del gestore unico e la revisione delle tariffe sulla base dell’aggiornamento periodico di Arera (l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Quanto al primo, nel corso dell’estate e fino a inizio settembre, c’è stata una fitta corrispondenza tra il presidente dell’Aato, Alessandro Gentilucci, e gli avvocati dei due tavoli tecnici deputati a preparare un parere da sottoporre all’Agcm (Autorità garante della concorrenza e del mercato), per avere un quadro di riferimento certo entro il quale dare vita a una società mista tra i Comuni e le attuali società di gestione. Un percorso votato dall’assemblea dello scorso primo agosto che, però, fatica a decollare.

Già l’8 agosto Gentilucci aveva scritto ai professionisti coinvolti (gli avvocati Leonardo Archimi, Roberto Camporesi, Alessandro Morini, Sara Sileoni e Maurizio Zoppolato) che l’Aato era in attesa di "ricevere lo schema di parere da sottoporre all’Agcm in ordine alle due questioni ancora non condivise dai tavoli tecnici (in sintesi: prevalenza delle attività e presenza del socio privato)". Il 20 agosto è tornato alla carica, indicando il 26 del mese quale termine entro il quale doveva essere inviato lo schema di parere già richiesto, per "permettere a ciascuno di far valere le rispettive tesi", sottolineando che sulla base di questi sarebbe stata poi l’Aato a "confezionare un’unica richiesta di parere". La risposta di Archimi, Camporesi, Morini e Sileoni del 26 agosto rileva, tra l’altro, come ancora non sia stato trasmesso il testo definitivo del verbale dell’assemblea e che non è utile che sia l’Aato a confezionare un’unica richiesta di parere, in quanto ciò potrebbe generare interpretazioni non aderenti ai testi predisposti. Dura la risposta di Gentilucci (27 agosto) che accusa i professionisti di sollevare questioni pretestuose per mantenere una "conclamata inerzia" e li invita a collaborare "anziché porre in essere comportamenti meramente ostruzionistici".

Ancor più scivoloso l’aumento delle tariffe rispetto al 2023 sulla base della periodica rilevazione di Arera. Secondo le società di gestione, per recuperare i maggiori costi sostenuti in particolare sul fronte dell’energia, l’aumento dovrebbe essere, addirittura, del 35%. Una valutazione tecnica e di merito che tiene conto di tutte le norme, però, riduce questo aumento a poco più del 14%, percentuale comunque ragguardevole. Poiché, però, l’aumento non può superare il 9,9% l’anno, nel 2024 le tariffe potrebbero subire questo aumento, mentre il rimanente 5% potrebbe essere spalmato negli anni successivi. Il fatto è che, sulla base di quanto trapelato alla vigilia della riunione, Gentilucci ha intenzione di presentare una delibera con la quale vuole evitare qualsivoglia aumento. Le società sono in attesa di vedere quello che accadrà, ma sono pronte a presentare un eventuale ricorso al Tar contro una simile decisione.