LISA GRELLONI
Cronaca

Jamie al Phoenix Festival: "Rinasco con le canzoni. E vi racconto il mio dolore"

Aziz Gazzella, 22 anni di Pollenza, apre il concerto di Rose Villain a Camerino "Ho scoperto la musica dopo una tragedia che ha colpito la mia famiglia" .

Jamie al Phoenix Festival: "Rinasco con le canzoni. E vi racconto il mio dolore"

Jamie al Phoenix Festival: "Rinasco con le canzoni. E vi racconto il mio dolore"

Aziz Gazzella, in arte Jamie, 22 anni, è un giovane artista pop-punk originario di Pollenza. Il cantautore marchigiano domenica aprirà il concerto del "Sakura Summer Tour" di Rose Villain a Camerino in occasione del Phoenix Festival 2024. Una bellissima opportunità per mettersi in luce e farsi conoscere. Il 22enne si è avvicinato alla musica a 16 anni, dopo che una terribile tragedia ha colpito la sua famiglia. È nata proprio lì la voglia di raccontare di Jamie, non più solamente attraverso la scrittura, bensì anche con la voce, con un particolare focus sulla sofferenza che ha preso piede all’interno delle nuove generazioni.

Ci racconti il suo percorso musicale?

"Mi sono avvicinato alla musica in realtà da ragazzo, molto tardi, avevo 16 anni, anche se non è mai tardi per fare qualcosa in un certo senso. In realtà scrivevo frasi su Tumblr e Instagram da quando avevo 13o 14 anni. L’approccio alla musica è stato un bisogno non voluto, diciamo che avevo ed ho una situazione familiare molto particolare. Nel 2021 Ilaria, una delle mie sorelle, da parte di mio padre, si tolse la vita. Lì ho iniziato a sentire il bisogno di parlare della condizione che avevo e della sofferenza della nostra generazione anche tramite voce, cominciai così a scrivere i primi brani "seri". In precedenza ne avevo già pubblicati altri, ma si trattava solo di alcune prove. Andando avanti ho fatto audizioni su audizioni, iniziato a studiare canto e tra l’altro a giugno ho preso il mio attestato. Ora sto lavorando al mio prossimo album".

C’è un tema centrale nella sua musica: la sensibilizzazione sulla salute mentale.

"La salute mentale è quella cosa che già parlandone a parer mio si abbatte un tabù. Con la mia musica, soprattutto con il progetto in uscita da settembre, mi piace parlare della mia salute mentale, di ciò che penso, le mie paranoie e tutte quelle cose di cui anche io a volte ho paura di parlare, ma di cui non dovrei. In questo modo la mia musica mi fa da ’psicologa’ e spero che chiunque l’ascolti capisca di non essere solo".

Quale messaggio vorrebbe lanciare ai suoi coetanei?

"Di essere liberi e di amare. Non solo gli altri però, purtroppo amare gli altri a volte ci fa un po’ male, altre invece è una magia, ma per amare gli altri prima dovete amare voi stessi, apprezzarvi con i vostri difetti, difficoltà, errori e ovviamente con tutti i vostri pregi. Amatevi che ve lo meritate".

’Un pezzo di me’ è il suo ultimo singolo.

"’Un pezzo di me’ è un esperimento, è prettamente rock con influenze punk e c’è dietro uno studio particolare della melodia. Adoro urlare il mio dolore in questo modo e sono felice che mi sia stato utile per maturare e creare ciò che uscirà a settembre".

Che significa aprire il concerto di Rose Villain?

"Mi sembra assurdo, ma allo stesso tempo lo sento come fosse naturale. Sicuramente sarà un’occasione unica, per me è in primis un onore".