Impianti non a norma e lavoratori senza protezioni per la loro sicurezza. Per questo un tomaificio cinese a Mogliano è finito nel mirino dei carabinieri, che hanno denunciato il titolare e gli hanno imposto una multa di 46mila euro. I controlli dei militari della stazione di Mogliano con i colleghi del Nucleo ispettorato del lavoro di Macerata sono scattati sabato scorso, con una ispezione nell’azienda. Diverse sono state le violazioni accertate durante l’ispezione in capo al titolare della fabbrica, il quale consentiva che i suoi quattro operai, regolarmente assunti, esercitassero la loro mansione nella fabbricazione di parti in cuoio per calzature senza rispettare le normative sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. In particolare i lavoratori non erano sottoposti alla dovuta sorveglianza sanitaria, non gli erano stati forniti i dispositivi di protezione individuale previsti dalla legge, non c’era la valutazione del rischio chimico e la sicurezza dell’impianto elettrico della fabbrica era carente. Per queste gravi inadempienze il 57enne cinese Q.H., responsabile del tomaificio, è stato denunciato. Ora dovrà pagare 46mila euro di ammende. A Corridonia, invece, nella tarda mattinata di lunedì sono finit nei guai due romeni, un uomo e una donna di 49 e 43 anni, residenti nella provincia di Fermo, accusati di aver rubato un borsello.
Il fatto era accaduto il pomeriggio del 9 ottobre, all’interno del McDonald’s. Un uomo si era alzato lasciando sulla sedia, incustodito, il suo borsello con dentro 150 euro in contanti. Un attimo di distrazione, che però gli era costato caro: appena infatti l’uomo si era accorto della dimenticanza, pochi minuti dopo, è tornato a riprendere le sue cose ma ormai il borsello non c’era più. averlo dimenticato al tavolo, che il borsello si è volatizzato. Altrettanto celeri sono state però le indagini dei carabinieri di Corridonia che, incrociando i dati e le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona, sono riusciti a individuare i due responsabili del furto e poi a dare un nome a quei volti. Le risultanze investigative sono state comunicate alla procura di Macerata, e i due romeni sono stati denunciati per furto aggravato.
Paola Pagnanelli