
Intitolazione dei giardini: "Micheletti, il medico eroe che merita un eterno grazie"
L’area verde del quartiere Vergini è stata intitolata a Geppino Micheletti, il medico eroe che operò per due giorni consecutivi i feriti della strage di Vergarolla, a Pola, nel 1946. Alla presenza del sindaco Sandro Parcaroli e dei senatori di Fratelli d’Italia, Roberto Menia ed Elena Leonardi, ieri mattina il parco è stato benedetto dal vescovo Nazzareno Marconi.
Menia, a cui si deve l’istituzione del Giorno del ricordo delle vittime delle foibe, il 10 febbraio, ha contestualizzato la tragedia di Pola e parlato dell’eroismo del medico che, pur avendo perso due figli di 5 e 8 anni e un fratello, continuò a svolgere il proprio lavoro, salvando numerose vite: "A Pola c’era un’arena dove, a ferragosto del ‘46, in ventimila cantarono canzoni patriottiche sottolineando come la popolazione volesse rimanere italiana. Di lì a poco, Vergarolla. Su quella spiaggia si svolgeva la coppa Scarioni. Un’esplosione spaventosa uccise più di un centinaio di persone, fra cui molti bambini. I pochissimi sopravvissuti raccontano scene infernali. Il mare era rosso sangue, i gabbiani raccoglievano quel che restava dei corpi. Micheletti aveva perso nella strage i suoi due figli. Consapevole di questo, operò i sopravvissuti per due giorni salvando numerose vite. Nel febbraio successivo - ha aggiunto Menia -, dopo il trattato con cui la città veniva ceduta alla Jugoslavia, da Pola se ne andarono tutti". Menia ha raccontato come "Micheletti andò poi a Narni, in Umbria. Si dice che tenesse nel taschino del camice un piccolo calzino, la sola cosa che rimaneva di uno dei suoi due figli".
"Ricordiamo qui una pagina per molto tempo starppata dalla storia d’Italia - ha sottolineato la senatrice Elena Leonardi -, speriamo che con questa targa si diffonda la conoscenza di queste vicende. Il senso di queste ricorrenze è duplice. Ricordare e trasmettere alle generazioni future".
All’intitolazione dell’area a Geppino Micheletti erano presenti degli alunni della classe quinta della scuola primaria ’Enrico Fermi’, accompagnati dalle docenti Isabella Savelli e Federica Cerquetella. L’assessore Paolo Renna si è rivolto a loro dicendo: "Micheletti, nella tragedia più grande che una persona possa vivere, ha curato le persone ferite, ha continuato a svolgere il suo compito. L’appartenenza alla comunità italiana ci porta a fare scelte al di là delle nostre forze. Quest’intitolazione è stata fatta anche per conoscere la nostra storia. A scuola facemmo molte ricerche su questi eventi, che i nostri libri non raccontavano. Uno degli esuli di Pola, Elpidio Paulini, ci ha ringraziato per aver riscoperto quello che successe in quegli anni al confine est". Il sindaco Sandro Parcaroli, infine, ha evidenziato che Micheletti "ha ricevuto nel 1947 la medaglia d’argento al valore civile, e nel 2017 quella d’oro per merito nella sanità pubblica", ricordando "la vicinanza al popolo giuliano istriano dalmata, affinché la sofferenza non sia dimenticata".