REDAZIONE MACERATA

"Ingorgo selvaggio, Comune immobile"

Il presidente del comitato di quartiere Montarice: "Via Bronzini è sempre così. Sono pronto a dimettermi"

"Ingorgo selvaggio, Comune immobile"

È arrabbiato e minaccia di rassegnare le dimissioni Pasquale La Torre, presidente del comitato di quartiere Montarice, a Porto Recanati. Il motivo è legato a sabato pomeriggio, quando si è verificato l’ormai solito ingorgo di auto parcheggiate in modo selvaggio su via Bronzini, perché era in corso uno spettacolo di danza alla palestra Ballarini-Michelini. E proprio La Torre ricorda (senza risparmiare polemiche) che da tempo aveva segnalato il problema all’amministrazione comunale, chiedendo di intervenire per tutelare i residenti. Tuttavia, secondo lui, il Comune avrebbe finora disatteso molte promesse. "Sabato, come al solito, si è verificato lo stesso assalto barbaro di auto lungo la strada che porta alla palestra Ballarini-Michelini – afferma La Torre –. Non solo: alla stessa ora ho visto due vigili urbani in servizio sotto il Castello Svevo, dove c’era il pullman di Babbo Natale, e quattro volontari della Protezione civile. Allora mi sono chiedo: è più utile starsene lì, a sorvegliare un pullman con cinque bambini, oppure gestire in modo civile i parcheggi durante una manifestazione? Davanti alla palestra – sottolinea -, non c’era nessuno di loro. Non oso immaginare se, in caso di incendio, i mezzi di soccorso (ambulanze e vigili del fuoco) sarebbero riusciti intervenire. Non credo proprio". Però la sua rabbia è rivolta soprattutto verso la giunta. "Ho contattato un amministratore attraverso WhatsApp – aggiunge La Torre –, non solo per questo problema, ma anche per molte altre promesse non mantenute. Mi ha risposto con un emoticon che sorride. Come ho già spiegato a lui, fare il presidente di quartiere è volontariato. E si deve rispettare il lavoro del comitato, così come bisogna dare le dovute risposte alle nostre e tante richieste, presentate in forma ufficiale. Se le cose continueranno cosi, sarò costretto a presentare le mie dimissioni".

Giorgio Giannaccini