Inglese sequestrato, condannato il complice

Monte San Giusto, sette anni e dieci mesi di reclusione al quinto ragazzo accusato di aver rapito il turista per farsi dare 7mila euro

Inglese sequestrato, condannato il complice

Il turista inglese Sam Demilecamps sequestrato a Monte San Giusto

Accusato di aver sequestrato un turista inglese a scopo di estorsione e di averlo rapinato, è stato condannato a sette anni e dieci mesi Shuayb Athimni, 27enne di Montegranaro finito nei guai con quattro amici per i fatti avvenuti a ottobre del 2021. Lui nega tutto e assicura di aver solo fatto incontrare il britannico con la comitiva locale, ma per ora la corte d’assise di Firenze lo ha ritenuto colpevole. Un risarcimento provvisorio di 10mila euro è stato riconosciuto a Sam Demilecamps, che ancora fa i conti con quella disavventura.

Quell’estate l’inglese, che aveva 26 anni, aveva viaggiato in tutta Italia. Arrivato nelle Marche aveva fatto amicizia con un gruppo, Rubens Beliga Gnaga di Monte San Giusto, e i montegranaresi Dona Conte, Ahmed Rajraji, Aurora Carpani e Athimni. Dopo aver trascorso qualche giorno in zona, aveva proseguito il tour. A ottobre, a Firenze, era stato chiamato da Athimni ed era stato concordato un incotro proprio in Toscana. Ma all’appuntamento l’inglese era stato picchiato, sedato, caricato in auto e portato a Monte San Giusto, in casa di Gnaga. I ragzzi volevano da lui 7mila euro per liberarlo. Demilecamps riuscì a contattare i familiari, chiedendo aiuto. Da Londra la segnalazione arrivò al Ros di Ancona e ai carabinieri del Nucleo investigativo di Macerata, che localizzarono l’appartamento. Al momento del blitz, il 26enne fu trovato ammettato in una stanza chiusa con i mobili alla porta. Il ragazzo raccontò di essere stato colpito anche con un teaser, e subito furono arrestati in quattro, tranne Athimni, fermato due mesi dopo. Con il rito abbreviato, a Firenze sono stati già condannati in via definitiva a cinque anni e due mesi Gnaga e Conte, a otto anni Rajraji, e a tre anni e tre mesi Carpani.

Athimni invece ha scelto il rito ordinario, e il processo in primo grado si è concluso ieri Firenze. Il pubblico ministero Antonino Nastasi ha chiesto la condanna a 11 anni. Alla richiesta si è associato l’avvocato Michele Zuccaro, per Demilecamps. L’avvocato Marco Tomassini, per l’imputato, ha invece ribadito che Athimni aveva solo fatto incontrare i ragazzi con l’inglese, senza partecipare all’agguato o al sequestro. La corte d’assise però ha creduto al racconto della vittima che in aula, in un’udienza molto pesante per lui, ha ripercorso quei giorni chiamando in causa anche il quinto complice. Ora comunque il montegranarese potrà fare appello. Per ora resta in libertà. Degli altri complici, è libera solo Aurora Carpano, che ha scontato la sua pena agli arresti domiciliari.