Macerata, 27 novembre 2022 - L’influenza si sta rapidamente diffondendo anche nella nostra provincia, con inevitabili conseguenze non solo sulla salute dei cittadini, ma anche sulle strutture sanitarie. "Venerdì è stata una giornata campale, abbiamo registrato 140 accessi, un numero enorme, per lo più anziani, soggetti fragili, affetti da diverse patologie", sottolinea Emanuele Rossi, primario del pronto soccorso dell’ospedale di Macerata.
In molti casi i pazienti sono stati trattati e dimessi. In altri sono stati trattenuti in pronto soccorso, ma senza poterli ricoverare perché i posti letto sono insufficienti. "Una situazione complessa alla quale però, fino ad ora, grazie all’impegno di tutto il personale, siamo riusciti a far fronte", afferma Rossi. "In effetti – aggiunge Carlo Di Falco, direttore sanitario del presidio ospedaliero Area Vasta 3 – c’è un forte aumento di accessi nei pronto soccorso, anche se molti di questi potrebbero essere evitati. Capita spesso che alla prima difficoltà, che non presenta i caratteri d’urgenza, le famiglie si presentino direttamente al pronto soccorso rischiando di intasarlo". Il fatto è che sugli anziani, specie se affetti da altre malattie, l’influenza crea scompensi di diverso genere che mettono in allarme i familiari, anche se potrebbero essere trattati sul territorio, a domicilio. "A complicare la situazione, poi – spiega Di Falco – è la difficoltà di dimettere pazienti che non hanno necessità di stare in pronto soccorso o in ospedale, perché i familiari – diciamo così – fanno resistenza nel riprenderli a casa".
In ogni caso, sul fatto che servirebbero più posti letto concorda anche la direttrice dell’Area Vasta 3 di Macerata, Daniela Corsi. "Il problema – evidenzia – è che per attivare posti letto servono medici che, però, non si trovano".
Il rapporto Influnet, il sistema di sorveglianza del dipartimento malattie infettive dell’Istituto Superiore di Sanità che attraverso 993 "medici sentinella" monitora l’andamento dell’influenza e delle sindromi simil influenzali, questa settimana registra un sensibile aumento dei casi in Italia. L’incidenza, infatti, è pari a 9,5 casi per mille assistiti (6,9 nella settimana precedente) riferita a tutte le fasce d’età, ma risultano maggiormente colpiti i bambini al di sotto dei cinque anni in cui l’incidenza è pari a 29,6 casi per mille assistiti (22,7 nella settimana precedente). Nelle Marche, come in altre sei regioni (Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Umbria) l’incidenza ha superato la soglia del "livello di media entità", attestandosi a 10,8 casi per mille assistiti, con un picco del 33,1% nella fascia d’età 0-4 anni.
Indossare le mascherine è stato utile per contrastare il virus influenzale e anche il Covid: non a caso c’è una ripresa dei contagi da Sars Cov2, una spia della quale è data dal fatto che i 19 posti allestiti da tempo all’ospedale di San Severino sono tutti occupati.