Porto Recanati (Macerata), 4 marzo 2019 - «Se è vero che quel delinquente era ubriaco... Se è vero che è così...». Lo sfogo della mamma, che non si dà pace, della bimba di 10 anni rimasta coinvolta nello schianto mortale avvenuto a Porto Recanati, tuona nel reparto di rianimazione, al quinto piano dell’ospedale pediatrico Salesi di Ancona.
AGGIORNAMENTO La moglie di Farah. "Mi vergogno di lui"
La donna, insieme alla nonna della bimba e ad altri amici, è arrivata nella mattinata di ieri, poco dopo le 10. Al Salesi sono ricoverati tutti e due i bimbi: la bambina di 10 anni e il piccolo di 8 che rispettivamente compiranno gli anni il prossimo 17 marzo (lei) e a novembre lui.
Leggi anche: Gianluca era allenatore di baby calciatori, Elisa volontaria con i disabili
La buona notizia arriva a fine mattina, con il bollettino medico. "La bambina è cosciente e respira spontaneamente", dicono i medici. La piccola, infatti, ha riportato un "politrauma maggiore" ed è stata molte ore in coma farmacologico con respirazione assistita. Il maschietto ha riportato un grave politrauma con interessamento del capo. "È sveglio, ma necessita di monitoraggio intensivo", le sue condizioni sono consederate "stabili". Per entrambi, comunque, la prognosi resta riservata, anche se la notizia che la bimba si è svegliata è quel raggio di sole di cui tutti avevano bisogno. Al Salesi arrivano altre persone tra parenti e amici. «Chiamava papà mentre c’erano i soccorritori», si sente dire nei racconti concitati, tra chi ha gli occhi gonfi di lacrime e rossi per aver vissuto un inferno surreale.
LEGGI ANCHE L'uomo arrestato era ubriaco e drogato
Di tanto in tanto escono i responsabili del reparto che a turno rassicurano i presenti, tenendoli aggiornati momento dopo momento in attesa che possano entrare per vedere di persona i due bimbi. La mamma e la nonna giustamente fremono e ripetono: “Ce li faccia vedere’’, pregando i medici che possano esaudire la loro richiesta. I piccoli sono entrambi gravi. Il violento impatto che ha ucciso i loro genitori ha ferito gravemente anche loro che ora, in Rianimazione, lottano per poter tornare a casa quanto prima e i medici stanno facendo di tutto affinché ciò possa avvenire al più presto.