San Ginesio (Macerata), 11 novembre 2018 - Uno scontro frontale è costato la vita a Giulio Carducci, operaio sarnanese di 53 anni. L’incidente è avvenuto ieri poco dopo le 18 a Pian di Pieca, lungo la strada provinciale 78, tra Sarnano e San Ginesio. Carducci, al volante di una Fiat Panda, si è scontrato contro la Ford Fiesta con a bordo una coppia di Montecassiano, di 75 anni lui e 73 lei.
Nell’impatto, fortissimo, ad avere la peggio è stato l’operaio sarnanese. Sul posto sono accorsi subito i medici del 118, ma tutti i tentativi si sono rivelati inutili. Conseguenze minime invece dallo scontro hanno riportato i coniugi montecassianesi, portati al pronto soccorso dell’ospedale di Macerata per tutti gli accertamenti del caso; le loro condizioni non sarebbero preoccupanti.
A Pian di Pieca è stato necessario chiamare anche un veterinario, perché nella Fiat Panda con il 53enne viaggiava anche il suo cane, sopravvissuto nell’incidente. Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco del distaccamento di Tolentino, per estrarre il corpo dall’abitacolo distrutto e rimettere in sicurezza la carreggiata, e i carabinieri di Tolentino e di San Ginesio, per i rilievi di legge, che serviranno a chiarire la dinamica dello schianto, al momento non ben definita.
L’incidente, infatti, è avvenuto in un tratto rettilineo e l’asfalto non era bagnato, quindi è ancora da capire come abbiano fatto le due vetture, che procedevano nei sensi di marcia opposti, a scontrarsi. Sull’asfalto, a quanto sembra, non sarebbero state rilevate tracce di frenate. Qualora l’ispezione cadaverica non risultasse sufficiente, è possibile che la procura oggi disponga l’autopsia, per fare luce su quanto accaduto. Il corpo, per il momento, è all’obitorio dell’ospedale di Macerata.
Giulio Carducci era molto conosciuto in paese. È ricordato da tutti come una persona molto legata alla moglie Elena, titolare del negozio «Amici miei» in via Don Minzoni, e ai due figli, riservato e pure un grande lavoratore. Operaio della Laminox, azienda che produce climatizzatori e impianti di riscaldamento, si occupava anche del terreno e della legna vicino a casa sua, in contrada Piobbico, tra Sarnano e Sassotetto. Dopo il terremoto, la palazzina nella quale viveva con la famiglia era stata dichiarata inagibile e poi demolita, e lui e la sua famiglia avevano trovato una nuova sistemazione in contrada Brilli. Carducci, però, continuava con i lavori in campagna, tanto che nelle ultime settimane era entrato nel direttivo della comunanza agraria di Piobbico. La notizia della sua morte si è subito diffusa, suscitando profondo cordoglio nel paese.