
I consiglieri di minoranza Francesco Borioni. e Tarcisio Antognozzi
Dopo l’esposto presentato da alcuni cittadini di San Severino e dei Comuni vicini, affinché la magistratura faccia chiarezza a seguito di asserite numerose irregolarità riscontrate nel progetto stesso, i consiglieri di minoranza Francesco Borioni e Tarcisio Antognozzi hanno presentato al Comune la richiesta di inchiesta pubblica per l’esposizione del progetto Energia Monte San Pacifico. Si tratta di una possibilità prevista dalla procedura di Valutazione impatto ambientale (Via), che consiste "nell’illustrazione – spiega Borioni – del progetto e delle sue finalità da parte dell’azienda proponente". Energia Monte San Pacifico è un progetto presentato dalla Fred Olsen Renewables Italy Srl e attualmente al vaglio del ministero dell’ambiente e della sicurezza Energetica; il progetto prevede la realizzazione di sette pale eoliche della potenza unitaria di sei megawatt, per una potenza complessiva di 36 megawatt. Le torri, che si aggiungeranno alle quattro già esistenti, saranno alte 206 metri e verranno posizionate tutte nel territorio settempedano, mentre nei comuni limitrofi di Camerino, Serrapetrona e Castelraimondo saranno posizionate solo le cabine. "Nella fase dell’inchiesta pubblica – torna a dire Borioni – potranno essere presentate delle osservazioni che andranno a comporre poi il materiale per la Via. È un modo per informare i cittadini e per aprire un dibattito sulle conseguenze, sull’impatto del progetto sull’ambiente". Un atto quasi obbligato, secondo Antognozzi, dopo aver notato che "l’amministrazione non ha preso alcuna iniziativa. Per noi invece è una questione molto importante perché siamo attorniati da questi progetti di investimento, o speculazione, che andranno a deturpare il nostro territorio. Ci rendiamo conto che non appena viene tamponata una situazione, se ne apre subito un’altra. Purtroppo l’amministrazione avrebbe dovuto agire e prendere altre iniziative ma non lo ha fatto".
Questa iniziativa si aggiunge alla battaglia legale che alcuni cittadini del territorio stanno portando avanti dopo aver riscontrato "numerose irregolarità nel progetto, come la manipolazione della rappresentazione cartografica, per minimizzare in modo strumentale l’impatto visivo e paesaggistico delle gigantesche pale eoliche, il non rispetto dei termini di consegna delle integrazioni richieste dal ministero, la mancata dichiarazione da parte della società di altri impianti autorizzati o in corso di realizzazione che potrebbero risultare incompatibili con il parco eolico".
Gaia Gennaretti