
In calo le bollette di luce e gas. "Ma non si abbassi la guardia"
A parità di consumi, nel 2023 le famiglie residenti nelle Marche con un contratto di fornitura nel mercato tutelato hanno speso, in media, circa 750 euro per la bolletta della luce e 867 euro per quella del gas (rispettivamente, il 34% e il 27% in meno rispetto al 2022). È quanto emerge da uno studio di Facile.it. "Nel 2023 abbiamo fatto i conti con bollette meno salate, nel 2024 assistiamo a buoni segnali sul fronte del costo delle materie prime, ma questo non significa che automaticamente le bollette caleranno", spiega Mario Rasimelli, managing director utilities di Facile.it. "Il consiglio è di continuare a monitorare i propri consumi, verificando periodicamente se sul mercato esistano offerte in grado di farci risparmiare". Tra luce e gas, lo scorso anno i marchigiani hanno pagato, mediamente, 1.617 euro a famiglia (erano 2.325 nel 2022). Per quel che riguarda l’energia elettrica, le bollette più pesanti sono state quelle in provincia di Fermo: il consumo medio a famiglia è stato di 2.722 kWh che, sulla base delle tariffe dello scorso anno in regime di tutela, corrisponde ad un costo di 878 euro. Seguono Pesaro (776 euro, 2.406 kWh) e Macerata (736 euro, 2.283 kWh). Chiudono la graduatoria Ascoli (721 euro, 2.236 kWh) e Ancona, provincia che, nel 2023, ha rilevato i consumi più bassi della regione (2.231 kWh) e quindi la bolletta più "leggera" (719 euro). Anche per il gas, i fermani sono stati i più sfortunati tanto che, nel 2023, hanno pagato il conto più salato: mediamente, 1.013 euro a fronte di un consumo di 1.089 metri cubi. Segue Pesaro (917 euro, 985 smc) e, poi, con valori inferiori alla media regionale, Macerata (867 euro, 932 smc) e Ascoli (839 euro, 902 smc). Chiude la classifica regionale Ancona, con una spesa di 805 euro e un consumo di 805 metri cubi. Nonostante questa contrazione, Federconsumatori evidenzia come l’inflazione ai livelli attuali corrisponde a un "taglio" di 252 euro l’anno sui bilanci familiari e, che, dunque, "abbassare la guardia, in questa fase, è ancora prematuro e rappresenta un grave errore". Per questo secondo l’associazione, "si fa fatica a comprendere le scelte del governo, sempre più improntate allo smantellamento di aiuti e sostegni, a partire dall’energia, con la restrizione della platea dei beneficiari dei bonus sociali e con l’eliminazione dell’agevolazione per l’Iva sul gas". Secondo la Federconsumatori servono provvedimenti urgenti e mirati ad aiutare i nuclei a basso e medio reddito.
f. v.