In arrivo settanta torri eoliche: "Comitati di Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi"

Nasce il coordinamento delle associazioni. Chiesto un confronto con i cittadini e i sindaci

In arrivo settanta torri eoliche: "Comitati di Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi"

In arrivo settanta torri eoliche: "Comitati di Marche e Umbria uniti. Difendiamo i nostri paesaggi"

Per dire no ai parchi eolici, nasce il coordinamento interregionale dei comitati. Si è costituito alcuni giorni fa in un incontro a Nocera Umbra e ne fanno parte, tra gli altri, i comitati di Serravalle, Camerino e Pieve Torina.

L’incontro era stato organizzato anche per analizzare "la grave situazione che consegue ai numerosi progetti di impianti eolici industriali presentati al ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica che investono il territorio dell’alta collina e della montagna umbro-marchigiana. "Si è preso atto – scrive il coordinamento – che l’assalto continua e siamo ormai a circa 70 torri con altezza da 180 ai 200 metri, che andranno a trasformare, irreversibilmente, il contesto naturale dei territori montani, sia dell’Umbria che delle Marche. La realizzazione degli impianti dei progetti presentati pregiudica, in maniera irreversibile, le peculiarità e i valori panoramici, naturalistici , ambientali e la biodiversità di aree non idonee e non compatibili con interventi industriali di questa natura e portata".

Secondo i comitati le opere andranno a incidere in maniera importante sugli altipiani di Colfiorito, Camerino, Monte Cavallo e Pieve Torina senza apportare benefici economico-occupazionali. "Le energie rinnovabili sono importanti, ma non condividiamo l’aggressione senza tenere minimamente in conto le volontà delle comunità interessate, e senza rispettare le caratteristiche geologiche, panoramiche, naturalistiche, archeologiche, agricole e socio-economiche di ciascun territorio. La partita si gioca sull’attuazione delle linee guida ministeriali, ma questo processo non può essere attuato senza una reale partecipazione e un coinvolgimento della popolazione, delle associazioni e dei comitati dei territori".

Per il coordinamento dovrà essere valutata la ripartizione del fabbisogno energetico di ciascuna Regione per gli obiettivi 2030, che dovrà essere equamente distribuito su tutto il territorio regionale. I comitati hanno deciso di fare fronte comune e di organizzare gli stati generali dei due versanti dell’Appennino. Saranno invitati i sindaci, le associazioni, le categorie economiche e singoli cittadini "a cui sta a cuore il destino di questi territori di Umbria e Marche".

Gaia Gennaretti