REDAZIONE MACERATA

"Impossibile fare la risonanza, sono andato fino in Toscana e ho dovuto pagare 162 euro"

Tenta di fare una risonanza magnetica alla testa, deve sottoporsi all’esame il prima possibile ma dal servizio pubblico gli dicono che "il primo appuntamento utile sarebbe stato a settembre del 2023. Un anno quasi di attesa. Al distretto sanitario di Santa Croce mi hanno invece consigliato di presentarmi ogni giorno in ospedale alle 8.30 sperando si liberasse qualcosa. Alla fine mi sono rivolto alla sanità privata e sono andato a fare la risonanza in Toscana, non avevo scelto, avevo bisogno di sottopormi a questo esame".

Piergiorgio Gualtieri, 74 anni, sindacalista Cisl, racconta la sua odissea nella sanità: "Dopo aver cercato di fare una risonanza nel pubblico servizio senza riuscirci, ho cercato tra i medici che lavorano anche in intramoenia e tra alcuni laboratori privati – spiega Gualtieri – e ho scoperto che il costo per quell’esame si aggira attorno ai 220-250 euro. Allora mi sono rivolto all’istituto Andrea Cisalpino di Terontola di Cortona (Arezzo). Mi hanno dato l’appuntamento dopo quattro giorni, e domenica scorsa (6 novembre) alle 11.20 mi sono sottoposto alla risonanza, al costo di 162 euro. Ognuno è chiamato a una riflessione". Gualtieri tiene a specificare che lui si è potuto organizzare per arrivare fino in Toscana perché si muove in autonomia, "per fortuna posso guidare, non andavo incontro a disagi particolari se mi spostavo" e anche che se lo poteva permettere dal punto di vista economico, ma invita tutti a una riflessione: "Chi ha una pensione sociale da 500 euro o chi non può spostarsi con l’auto, come avrebbe potuto fare quest’esame? Quando tempo avrebbe atteso? Non è possibile che si sia costretti a rivolgersi al privato e in alcuni casi, come il mio, a doversi spingere anche fuori regione per una risonanza".

Chiara Gabrielli