"Le presenze in città sono aumentate anche quest’anno e ora pensiamo di incrementare il turismo da spiaggia con quello enogastronomico, senza però avere i classici problemi legati all’overtourism. L’obiettivo dei prossimi mesi sarà di assegnare il prestigioso marchio De.co (denominazione comunale d’origine) alla storica e tipica ricetta del pan nociato". Con queste parole il vicesindaco con delega al turismo, Giuseppe Casali, traccia il punto della situazione sulle presenze turistiche che si sono registrate nel 2024 a Porto Recanati.
La cittadina rivierasca si è confermata la località con più visitatori nella nostra provincia. "Possiamo ritenerci soddisfatti ma non troppo, visto che le cose potevano andare meglio se contiamo il problema dell’erosione costiera, oltre a una stagionalità al mare limitata dal maltempo – osserva Casali -. Però va detto che il modello Porto Recanati, come proposta turistica per tutto l’anno, si è confermato ancora una volta. Nel 2023 avevamo avuto un aumento di presenze turistiche sopra al 3%, mentre quest’anno (da gennaio a settembre) l’incremento è stato dell’1%. Invece in altre città limitrofe c’è stata una diminuzione come a Civitanova e pure a Porto Potenza del 9%; l’unica ad avere aumenti è stata Numana con un 8%".
Sempre il vicesindaco Casali sottolinea un altro aspetto. "Il nostro obiettivo è di far crescere non la proposta paesana ma quella del territorio, inglobando l’enogastronomia per avere più appeal – aggiunge ancora -. Oggi il turismo non è solo la spiaggia ma è esperienziale, includendo i territori di Loreto e Recanati. Questo è il trend da seguire, ossia una crescita graduale che non crea problematiche di overtourism, perché è la cittadinanza ha soffrire il turismo per quanto riguarda parcheggi, traffico, cura del verde e raccolta differenziata".
Ed ecco cosa bolle in pentola. "Ci stiamo muovendo per assegnare al nostro pam nociato il marchio De.co – riprende il vicesindaco Casali -. La ricetta, tipica delle festività di Ognissanti con all’interno uvetta e noci, ha la particolarità di avere il pepe rispetto ad altre versioni. A presentare la richiesta sarà l’Accademia del Brodetto e dopo l’istanza sarà esaminata da una commissione specifica, che vedrà se ci sono tutti i presupposti per riconosce il pa nociato come un prodotto tipico. La speranza è che nei prossimi mesi potremo formalizzare il marchio De.co in Consiglio comunale, come prevede l’iter".