Domani alle 21 la musica degli anni Ottanta riempirà il Varco sul Mare (ingresso libero), ospiti speciali Adriano Pappalardo e Ivana Spagna. Due brani di straordinario successo di quel periodo sono di Easy lady e poi Call me che hanno proiettato Spagna ai vertici delle classifiche europee.
Spagna, a Civitanova i riflettori saranno puntati sugli anni Ottanta e la sua Easy Lady ne è stata una delle colonne sonore: quel successo l’ha travolta?
"Non mi ha travolta. Alle spalle avevo 12 anni di gavetta in cui ho cantato con mio fratello in tantissime discoteche. Poi con mille sacrifici abbiamo messo su un piccolo studio di registrazione proponendo dei pezzi dance che riscuotevano successo, così ho pensato di produrne uno mettendoci il mio nome: così è nato Easy lady".
È vero che le fu consigliato di cambiare il ritornello della canzone, di cui è autrice della melodia?
"Mio fratello e Pignagnoli facevano la parte musicale, io in uno stanzone buttavo giù melodie e testi. Mio fratello mi dice inserire più volte nel ritornello ’lady, lady lady’. Io mi sono arrabbiata, ma ho accettato dicendo che se non avesse funzionato avrei chiuso qua e non avrei più cantato. Invece è stata una fortuna perché quella soluzione ha conferito più musicalità oltre che ritmo".
Qual è il segreto della musica degli anni Ottanta che resiste ancora oggi al tempo?
"La melodia. Ora in discoteca c’è un sound ricco di ritmo, ma quando si va a casa non si canticchiano quei brani e oltretutto non ti porti dietro niente perché una melodia ti ricorda un momento, una persona".
Ripetersi non è mai facile, lei c’è riuscita con Call me. Ci pensa che con quel pezzo ha raggiunto il secondo posto della classifica britannica?
"È stata una grande soddisfazione. Inizialmente quel brano ha avuto successo ovunque tranne che in Inghilterra perché non si credeva che una italiana potesse fare centro cantando in inglese. E invece tanti inglesi di ritorno dalle vacanze hanno inutilmente cercato nei negozi il mio disco ed è proprio le richieste ad aver spinto la casa discografica a stampare i dischi. In un attimo sono salita al secondo posto".
C’è un episodio che ricorda con piacere di quegli anni?
"Vado a Londra per registrare un programma e all’aeroporto mi vengono a prendere con una macchina scassatissima. Ci torno poco dopo quando sono seconda in classifica e all’aeroporto vedo due limousine. Mi sono chiesta per chi fossero: su una ci sale Prince e sull’altra mi aprono la portiera. La vendita aveva fatto il miracolo".
Lorenzo Monachesi