CHIARA GABRIELLI
Cronaca

Il progetto su Tucci La versione di Cardini "Polemiche sterili, Morganti fa il suo lavoro"

Lo storico è presidente del comitato scientifico sul grande orientalista "Adolfo fa l’editore, non può essere giudicato per le idee di Vannacci. La cosa vergognosa è che Tucci non sia stato ancora valorizzato".

Il progetto su Tucci La versione di Cardini "Polemiche sterili, Morganti fa il suo lavoro"

di Chiara Gabrielli

"Non c’entro nulla con Vannacci e non voglio entrarci. Conosco Adolfo Morganti, è una persona onesta. Giudicare una persona da ciò che pubblica è pura follia. Che importanza ha? Può pubblicare quello che vuole, che sia il Mein Kampf o Topolino, ma di certo questo non riguarda il nostro lavoro comune al progetto sull’Oriente. Non ho pensato nemmeno un attimo di sfilarmi dal progetto, e per un motivo come questo, poi. Tucci merita di essere valorizzato, anzi è vergognoso che non sia stato fatto finora. Quindi, lasciateci lavorare, basta polemiche vuote e sterili". Parola di Franco Cardini, medievista e storico di fama internazionale, presidente del comitato scientifico per il progetto ‘Le Marche e L’Oriente’, guidato da Adolfo Morganti. Morganti è ora l’editore, con la sua casa editrice di Rimini Il Cerchio, de "Il Mondo al contrario" del generale Roberto Vannacci: travolto da critiche in serie per un testo giudicato dai contenuti omofobi, razzisti, sessisti e negazionisti, il generale è stato destituito dal comando dell’Istituto geografico militare. "Non si può giudicare un editore da ciò che pubblica – sottolinea Cardini –, con questo discorso dovremmo giudicarli tutti. C’è chi pubblica Marx, c’è chi pubblica Hitler. E quindi? Un editore va giudicato semmai per la qualità del suo lavoro".

"A un editore non si devono chiedere prove di ortodossia politica. Ora, detto ciò, è a tutti noto che Vannacci ha ricevuto critiche bipartisan, è stato preso a pesci in faccia un po’ da tutti, mi pare che come autore si commenti da sé – nota Cardini –. Le opinioni di Vannacci, a mio avviso, sono sballate, alcune anche ridicole, come quando dice che vanno spianate le foreste per asfaltare e fare spazio al progresso. Per non parlare di altre idee aberranti, come quelle sui migranti. Morganti forse pensa di aver fatto uno scoop a pubblicare Vannacci. Non so, ma so che questo non mi interessa e nulla c’entra con il progetto che porteremo avanti insieme". Alla notizia che Morganti pubblicherà il libro di Vannacci è esplosa la polemica in città, l’opposizione è insorta: il consigliere Narciso Ricotta (Pd) parla di "errore gravissimo" e dice che "Tucci e Macerata meritano di essere valorizzati da persone diverse", mentre il consigliere David Miliozzi (Macerata Insieme) sostiene che "l’amministrazione sceglie gli amici degli amici, senza guardare la qualità". Dall’altra parte, il centrodestra difende Morganti e parla di "tentativo sconsolante della sinistra di intorbidare le acque". Il professor Cardini non ci va giù leggero: "Davvero ci sono state polemiche per questo? Ho una grandissima stima dei marchigiani quindi fingerò di non aver sentito, altrimenti perdono punti ai miei occhi e non voglio che accada. Io non mi immischio su come i maceratesi fanno i vincisgrassi e loro non mi dicano come dobbiamo svolgere il nostro lavoro. E se qualcuno ha dei dubbi su di me (professore emerito a Parigi e prima all’Università di Firenze), o sulle mie qualifiche, può tranquillamente andarsi a vedere la mia bibliografia".

Riguardo Giuseppe Tucci, Cardini giudica "vergognoso che non sia stato ancora valorizzato adeguatamente Tucci-lo scienziato. Su Tucci-l’uomo si potrebbe aprire un capitolo lunghissimo, sul fatto che fosse fascista o meno. Ma, al di là delle idee, basta leggere quanto scriveva a proposito della necessità di sostenere un movimento di liberazione dell’Africa e di risarcire Asia e Africa per i danni del colonialismo. Se questo è fascismo, allora sono fascista anch’io".