Dopodomani dalle 17, nella sala Sbriccoli della biblioteca didattica d’Ateneo – Casb (piazza Oberdan 5), si terrà l’incontro "Una vita per la cultura" in cui verrà presentato il libro di Massimo Tallei "Il poggio incantato" (Affinità Elettive, 2024) ispirato alla vicenda biografica intellettuale e umana del poeta, germanista e traduttore Bruno Arzeni (Corridonia, 1905-1954). Nell’evento, a 70 anni dalla morte di Arzeni, dialogheranno con l’autore Tallei: Luigi Alici, Flavia Arzeni, Romano Ruffini e Maria Paola Scialdone. Andrea Pierdicca reciterà le poesie di Arzeni, accompagnato al pianoforte da Luca Giarritta. "Tutto è nato quando qualche tempo fa – spiega Massimo Tallei , medico oculista di professione, appassionato di letteratura e poesia – ho incontrato Romano Ruffini nel mio studio e mi ha fatto dono di alcune pubblicazioni da lui scritte fra cui "Tu mi tiri fuori dalla mia tana con una violenza d’amore - Biografia di Bruno Arzeni" (Macerata, 2008). Sono rimasto folgorato dai versi di Arzeni che non conoscevo pur essendo io maceratese come lui". Cosa ha fatto quindi?
"Ho voluto rimediare a questa grave mancanza. Lui è famoso come traduttore di saggi e romanzi dal tedesco all’italiano (su tutti Thomas Mann e Goethe), ma anche dall’italiano al tedesco occupandosi di autori quali Grazia Deledda, Ada Negri e Pirandello. Ha fatto conoscere quest’ultimo ai tedeschi quando lo stesso premio Nobel per la letteratura aveva denunciato due suoi traduttori perché, a suo dire, avevano completamente travisato il suo pensiero".
Cosa racconta il suo libro-saggio "Il poggio incantato"?
"È un racconto sulla storia, la vita, i viaggi, gli scritti, i versi di Bruno Arzeni che hanno dell’avvincente e del coinvolgente. Sono stato letteralmente rapito dalla sua figura che, nei suoi scritti, si avvaleva dell’io narrante, la milanese Lavinia Mazzucchetti di 16 anni più grande di lui. Con questo mio libro ripropongo e rivaluto lui e lei, due delle figure secondo me più importanti del ‘900. Sperimento una nuova avventura e spazio in differenti ambiti".
A chi l’ha dedicato?
"A mia moglie Cristina e ai tre figli di Bruno Arzeni, Flavia, Sergio e Patrizia che alla morte prematura di loro padre, sopraggiunta quando aveva 49 anni, avevano rispettivamente 8 anni, 3 anni, 6 mesi e che saranno presenti all’incontro".
Paola Olmi