Nel momento più complicato, dopo due ko, in emergenza e in casa dell’Urbania che sognava il sorpasso, mister Mobili ha rimesso in porta Vincenzo Fatone e proprio il 21enne ha tirato fuori dai guai i biancorossi. Se il Chiesanuova ha strappato un utile 0-0 ad Urbania, molto merito è del portiere che ha anche respinto un calcio di rigore. Così il Chiesanuova senza gli squalificati Pasqui e Morettini, gli infortunati Sopranzetti e Tempestilli e l’influenzato Mongiello (all’esordio il neo arrivato Sfasciabasti) ha ri-mosso la propria classifica salendo a 26 punti e raggiungendo Montecchio al secondo posto.
Fatone, un ritorno tra i pali intenso...
"Se escludiamo le gare di Coppa, era da fine ottobre che non giocavo e domenica in effetti era tosta per tanti motivi".
Si è confermato para rigori?
"Magari le statistiche dicono questo, a me più che altro interessa che abbia aiutato la squadra".
Nel ribattere un penalty di piede c’è fortuna o bravura?
"Dico più bravura perché ero già in tuffo verso destra e quindi ti devi adattare nella traiettoria e hai poco tempo di reazione".
L’Urbania ritiene che meritava di più avendo anche colpito una traversa. E’ d’accordo?
"Magari hanno avuto più occasioni nitide, ma parliamo del primo tempo. Nella ripresa abbiamo fatto meglio noi".
Era prologo della finale di Coppa Italia. Loro senza Nunez, voi senza diverse pedine. Aver pareggiato in una situazione così è ben augurante per il 21 dicembre?
"Non hanno affrontato il vero Chiesanuova ma più che altro la finale fa storia a sé, perché giocheremo in campo neutro e sul sintetico e poi per me vince chi ci crede di più".
Due 2-0 contro le migliori antagoniste, il +7 della Maceratese è fuga decisiva?
"I punti di vantaggio sono parecchi ma quelli a disposizione tantissimi, forse è presto per parlare di fuga decisiva, anche se la Maceratese è certamente preparata per restare lassù".
Andrea Scoppa