MATTEO PARRINI
Cronaca

Il paesaggio vitivinicolo del Verdicchio ora fa passi avanti verso l’Unesco

Al teatro di Matelica l’ufficializzazione della candidatura. Acquaroli: "Così possiamo superare tante criticità" .

Il paesaggio vitivinicolo del Verdicchio ora fa passi avanti verso l’Unesco

Teatro Piermarini gremito di autorità e persone di ogni età per l’ufficializzazione, ieri mattina, della candidatura del paesaggio vitivinicolo del Verdicchio di Matelica nella Sinclinale Camerte alla Tentative list Unesco. Presenti i rappresentanti comunali di Matelica, Camerino, Castelraimondo, Cerreto d’Esi, Esanatoglia, Fabriano, Gagliole e Pioraco. Sono questi gli otto centri legati alla produzione del vino matelicese, coinvolti nel progetto avviato a fine agosto 2021 dal Centro studi Luglio ’67, presieduto da Raimondo Turchi. "Questa candidatura ha un elemento distintivo – ha dichiarato il commissario straordinario al sisma, Guido Castelli – perché dimostra l’unicità geologica e storico-culturale dell’area montana ricompresa tra Fabriano e Camerino, ma soprattutto è un esempio valido per tutti per operare guardando al futuro, in modo armonioso e rispettoso delle realtà produttive esistenti, ma con un occhio al progresso. Lo ritengo un vero e proprio laboratorio economico in un’area duramente colpita negli ultimi anni e devastata dal sisma, che presenteremo come modello a Dubai l’11 e 12 dicembre in occasione di Cop28, la conferenza delle parti della convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, dove sarò presente a fianco del ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin".

Pieno il sostegno anche del sottosegretario del Mef, Lucia Albano, come pure dell’assessore regionale alla cultura Chiara Biondi, che ha ricordato di "essere stata tra i primi ad avere conoscenza e sostenere il progetto in grado di unire tante forze". Convinti assertori della candidatura anche i referenti delle Bcc locali e dell’Iccrea, come pure del presidente di Confindustria Macerata, Sauro Grimaldi, "certo delle potenzialità turistiche e agroalimentari della nostra area, troppo spesso sottovalutata: l’Unesco porterà benessere alle comunità locali".

Il presidente della Regione, Francesco Acquaroli, ha invece parlato di "un’occasione importantissima per tutta l’area, l’unica vallata nelle Marche parallela al mare e un clima molto particolare, che può superare le sue tante criticità rendendosi consapevole delle sue tante specificità, che, di fronte ai cambiamenti climatici, la rendono maggiormente attraente a livello ambientale, agricolo, imprenditoriale e storico-culturale. Da parte nostra il pieno sostegno e il completamento della Pedemontana, infrastruttura che non collegherà più solo Fabriano con Camerino, ma si spingerà verso nord e verso sud, diventando l’arteria principale appenninica. Basta però chiamare lasagne i nostri tipici vincisgrassi o altre peculiarità. Solo facendoci veramente conoscere per ciò che siamo faremo un salto di qualità".