"Quella dell’Itts Divini è stata una delle situazioni più complicate da affrontare, ma siamo in dirittura d’arrivo". È ottimista il commissario Guido Castelli sulla ricostruzione della scuola che, dopo mesi di stallo, ora sembra finalmente procedere. "La palestra è conclusa – fa sapere Castelli –, è in corso l’accatastamento a cura della Provincia, poi potrà essere consegnata. Dovrebbe essere questione di giorni". C’è poi il plesso principale. "A gennaio c’erano solo le fondazioni. Oggi la parte strutturale è terminata e la ditta sta lavorando agli impianti e alle finiture. Da contratto, i lavori dovrebbero terminare entro marzo/aprile e credo che i tempi saranno rispettati. Entro la primavera la scuola potrà essere consegnata. Quella dell’Itts è stata una delle situazioni più complicate che abbia dovuto affrontare. Quando ho assunto l’incarico di commissario, la prima azienda aggiudicataria era andata in contenzioso e la seconda era in pre-contenzioso. È stato difficile creare le condizioni affinché tutti potessero lavorare serenamente".
Il Divini è una delle opere più importanti della provincia e negli anni ha subito numerosi stop, provocati per lo più dalla burocrazia. Le disavventure sono nate subito, quando il commissario era Paola De Micheli. Nel 2019, la ditta aggiudicataria aveva avviato i lavori. Tempo di scavare le fondamenta e la prima spada di Damocle era apparsa sul cantiere: il rinvenimento di reperti archeologici. Era intervenuta la Soprintendenza, il cui lavoro si è protratto per un anno. Poi il fallimento dell’impresa ha bloccato tutto per altri due anni. Il quarto commissario, Giovanni Legnini, aveva sbrogliato la matassa con oltre 40 passaggi burocratici e una nuova ditta aggiudicataria. Quando i lavori per la palestra erano a buon punto e quelli per le fondazioni della scuola avviati, un altro intoppo. Il responsabile del procedimento ha impiegato mesi per depositare al genio civile una variante senza la quale la ditta non poteva andare avanti né fatturare, con la conseguenza che l’impresa aveva deciso di smontare il cantiere. Nell’autunno 2023 Castelli è riuscito a risolvere questa ennesima impasse con una variante che ha consentito di riorganizzare lavori e costi, dopo il lodo arbitrale innestato nella precedente gestione.
Gaia Gennaretti