Il nodo nuove costruzioni: "Sono abitazioni-loculo"

Sunia, Enrica Chiarastella: "Lungo la fascia costiera il mercato è distorto"

Il nodo nuove costruzioni: "Sono abitazioni-loculo"

Sunia, Enrica Chiarastella: "Lungo la fascia costiera il mercato è distorto"

"Lungo la fascia costiera gli alloggi sono sempre meno disponibili per affitti a lungo termine. Si prediligono quelli brevi, estivi. Una distorsione di mercato preoccupante: una famiglia che vuole andare a vivere stabilmente a Civitanova fa molta difficoltà. E, se riesce a trovarla, deve pagare canoni importanti". Anche 800 euro, in centro, per 40 metri quadri. A lanciare l’allarme è Enrica Chiarastella, segretaria provinciale del Sunia (Sindacato unitario nazionale inquilini e assegnatari) Cgil, che riflette sul trend degli ultimi anni, come se la provincia fosse spaccata in due. "Macerata affitta principalmente agli universitari ma i canoni di locazione per gli appartamenti sono un po’ più bassi", prosegue. Sottolinea poi alcuni nodi. Il fondo di sostegno all’affitto per la morosità incolpevole, sebbene sia previsto da una legge del 1998, "non è stato rifinanziato negli ultimi due anni dall’attuale governo". Spera sia contenuto nella nuova legge di bilancio. "Non è la soluzione, ma almeno è un valido aiuto per le famiglie", ha spiegato Chiarastella. Altra criticità nel Decreto Salva Casa; sono infatti cambiati i "paletti" per rendere un immobile abitabile sia da una persona che da una coppia. Si abbassa il limite minimo della superficie (che ora parte da 20 metri quadrati, mentre prima era 28). "Ridurre i metri a uso abitativo – prosegue – può comportare il rischio di trovare sul mercato garage, scantinati e uffici trasformati in case. A Civitanova ci sono anche alloggi da 27 metri quadri, una per il bagno e l’altra col resto. Nei condomini in costruzione stanno aumentando i cosiddetti appartamenti-loculo; l’obiettivo è rimpiccolire sempre di più le unità abitative. Ed è sempre più emergenza abitativa, considerando anche, affittacamere, Airbnb e affitti transitori. Il Piano casa dovrebbe avere un assetto territoriale, calato sulla zona di competenza. Per evitare le locazioni in nero abbiamo allargato la forbice per il canone concordato. Ma, di base, bisognerebbe ricordarsi che la sopravvivenza delle piccole attività è garantita da chi vive qui tutto l’anno, dai residenti e non da chi ci abita due mesi". Discorso a sé per le aree interne e montane, dove continua lo spopolamento. La terra nel 2016 ha tremato e il costo degli affitti è raddoppiato. La triste tendenza dei proprietari degli immobili dell’entroterra da allora non è più regolarsi sui prezzi di mercato, ma sul Cas percepito dalle famiglie.

l. g.