LORENZO MONACHESI
Cronaca

Il museo dello Sferisterio: "Un percorso inclusivo tra storia e spettacoli"

L’assessore Katiuscia Cassetta: la prima parte sarà pronta entro l’anno "Ci siamo messi in moto per trovare altri fondi e completare il progetto".

Katiuscia Cassetta, assessore comunale alla Cultura, fa il punto sul museo della lirica (Calavita)

Katiuscia Cassetta, assessore comunale alla Cultura, fa il punto sul museo della lirica (Calavita)

"Un museo inclusivo che racconti la storia dello Sferisterio e gli spettacoli ospitati negli anni". L’assessore Katiuscia Cassetta svela il suo obiettivo e spiega perché il progetto è destinato a vedere la luce nella sua prima parte e non a rimanere solo sulla carta. "Abbiamo vinto un bando – aggiunge – e dobbiamo completare questa prima fase entro l’anno, ma abbiamo le idee chiare perché il progetto possa essere ampliato e così ci siamo già messi in moto per trovare altri fondi". Sarà un progetto inclusivo perché tutti possano conoscere la storia di questo monumento che ha ospitato spettacoli straordinari. "L’idea – spiega la progettista culturale Antonella Nonnis, che ricopre importanti incarichi internazionali – è far sì che il visitatore conosca lo Sferisterio come monumento e come luogo di spettacolo".

Si potrà seguire la storia attraverso degli audio di breve durata, disponibili anche nella lingua dei segni. "Uno – aggiunge Nonnis – sarà introduttivo in cui si racconta come è nato questo monumento e a cosa serviva. Un altro ricorda il gioco del pallone con il bracciale che ha segnato un’epoca, quali erano le squadre, le tifoserie. Un altro audio spiegherà come questo edificio sia diventato luogo della lirica". Sarà un percorso per tutti e inclusivo, perché chiunque possa immergersi nella storia di un edificio dichiarato monumento nazionale. "Nella sala Cesanelli saranno inseriti modelli per ipovedenti, è prevista una segnaletica inclusiva con una mappa tattile". È un progetto scritto a più mani. "Abbiamo vinto un bando su inclusione e musealizzazione – spiega Cassetta – che stiamo scrivendo assieme ad Antonella Nonnis, al museo Omero per l’accessibilità, a Unimc, a Ett che si occupa di musealizzazione e al nostro staff". A disposizione ci sono 500mila euro. "Ciò – dice Cassetta – ci permette di abbattere le barriere, di rendere accessibile l’edificio, di installare la necessaria segnaletica, di arricchire l’allestimento della sala Cesanelli e del foyer". Ma c’è sulla carta un disegno ancora più ampio perché lo Sferisterio ha tanto da raccontare, grandi artisti hanno infatti calcato quel palcoscenico come Nureyev, Pavarotti, Montserrat Caballé, Carreras, ci sono stati grandi registi come Ken Russell e Hugo De Ana, scenografi di talento come Josef Svoboda e Dante Ferretti. "L’idea – spiega l’assessore – è creare delle stanze della musica e per questa ragione mi sono già mossa per cercare i fondi necessari. In queste stanze si racconteranno alcuni periodi vissuti nell’arena attraverso video e audio che non daranno fastidio quando si faranno le prove".