LUCIA GENTILI
Cronaca

Il mercato immobiliare. Caccia alle case in affitto. Universitari e turisti divorano l’offerta

Macerata e Camerino risentono fortemente della presenza degli atenei. Il segretario provinciale Uppi: "Civitanova è sempre più ricettiva".

Il mercato immobiliare. Caccia alle case in affitto. Universitari e turisti divorano l’offerta

Macerata e Camerino risentono fortemente della presenza degli atenei. Il segretario provinciale Uppi: "Civitanova è sempre più ricettiva".

A Macerata e Camerino, le due città della provincia che ospitano un ateneo, la maggior parte dei contratti di affitto è rivolta a universitari. A Civitanova a farla da padrone sono invece le locazioni turistiche, brevi; seguita da Porto Recanati e dalla piccola Porto Potenza Picena. Di riflesso, anche Morrovalle, Montelupone e Montecosaro hanno visto aumentare la richiesta di appartamenti. Locazioni brevi anche a Recanati, l’unica città d’arte, d’interesse culturale, in cui la domanda non è solo stagionale -a differenza della costa- ma resta tutti e dodici i mesi, per un turismo di qualità nell’arco dell’anno. Infine le zone interne e montane, che hanno risentito maggiormente del terremoto 2016 e sono in fase di ricostruzione. A fare la fotografia della situazione attuale è Roberto Bertolini (nella foto), segretario provinciale Uppi (Unione piccoli proprietari immobiliari); l’associazione ha registrato una crescita del 10% di affitti, in generale. Punta al canone concordato, che permette sia agevolazioni fiscali per i proprietari, come la detassazione al 60% (e la cedolare secca al 10), che per gli inquilini, in quanto ferma l’importo del canone mensile a certi parametri. "Aumentando gli iscritti e le matricole a Unimc e Unicam – ha spiegato –, è cresciuto anche il mercato universitario degli affitti. Sia Macerata che Camerino risentono positivamente di questo effetto; anche la città ducale, nonostante il sisma. Le università rappresentano il settore di maggior importanza per entrambe. Nel capoluogo di provincia, ad esempio, un buon 65% dei proprietari affitta a universitari da settembre-ottobre fino ad agosto". Il 35% viene riservato alla locazione tradizionale. Va da sé che chi vuole trovare una casa in affitto è difficile. Ma lo è ancora di più a Civitanova. La zona costiera vive sempre più di locazioni turistiche, a breve termine.

"Civitanova non ha il "polmone" del mercato universitario – prosegue – e, per certi aspetti, è unica come impostazione di vita, molto dinamica. Basti pensare al turnover continuo sulle locazioni commerciali, rispetto a città come lo stesso centro storico di Macerata, dove la domanda di negozi in affitto è molto più ferma. C’è un grande interesse verso Civitanova (e i Comuni limitrofi, tipo Morrovalle) anche per fare investimenti, più ad esempio dell’Anconetano. Ma il piano regolatore non è adeguato alla crescita e alle nuove esigenze". Pur precisando che bisogna tener conto dell’ubicazione, del fatto se sia un immobile ristrutturato e se intorno ci siano servizi o meno, una casa di 70-80 metri quadri, nella zona centrale di Civitanova, costa in media sui 700-800 euro, fino ad arrivare a 1000. In media perché i costi stagionali sono decisamente più alti. Se la casa è in periferia il prezzo è sui 500 euro. "Bisogna sottolineare – interviene Bertolini – che dal primo settembre sono cambiate le disposizioni normative sul fronte delle locazioni turistiche e brevi. Il processo è in fase di definizione, ma a livello fiscale e di tassazione ci saranno importanti delle regole precise, per evitare il sommerso (locazione in nero, ndr). Sarà obbligatorio avere il codice Cin (codice identificativo nazionale) ad esempio, come pure la Banca dati strutture ricettive. Quindi occorrerà fare attenzione per non incappare in multe e finire nel penale". Infine Bertolini evidenzia su tutta la provincia un effetto morosità di circa il 30%, dovuto a più fattori, come pandemia e crisi economica; non sfratti, ma difficoltà a rispettare il pagamento del canone e del condominio.