REDAZIONE MACERATA

Il grande salto di Fiordomo enigma dell’estate

Nel centrodestra crescono i favorevoli, mentre tra gli attuali alleati l’attesa diventa sempre più nervosa

Il grande salto di Fiordomo enigma dell’estate

Anche l’estate trascorrerà con l’interrogativo sospeso da tempo: l’ex sindaco Francesco Fiordomo, oggi assessore ai lavori pubblici nella giunta Bravi, si sta avvicinando alla coalizione di centrodestra in cambio del sostegno della sua candidatura a sindaco? Tirato frequentemente per la giacchetta, Fiordomo per ora tace non ritenendo neppure necessario smentire queste voci neanche per assicurare il suo naturale alleato, cioè il suo compagno di sempre, almeno dal 2009, l’attuale sindaco Antonio Bravi, e l’elettorato di centrosinistra. Tanto più che sta facendo sempre più presa nell’area, invece, dell’elettorato di centrodestra l’ipotesi che Fiordomo come loro candidato non sia del tutto peregrina anche perché ad oggi le forze politiche che lo compongono, Fratelli d’Italia, Lega, Udc, Forza Italia e cespugli vari, non hanno fatto trapelare alcun nome, spendibile e convincente, come loro possibile candidato. Se poi a queste voci, e per ora chiamiamole, se volete, semplici illazioni, si aggiunge l’altro sussurro insistente, che circola da tempo, cioè che a sponsorizzare la candidatura di Fiordomo si siano mossi un autorevole e navigato esponente dell’area moderata recanatese e un famoso imprenditore, siamo di fronte a più di una semplice chiacchiera da bar. Ma perché poi tutti parlano di Fiordomo? Per due semplici ragioni. Nel centrodestra il dibattito langue e sembra rinchiuso ancora nelle segrete stanze, mentre all’interno della maggioranza nessuno nasconde che i rapporti con il loro alleato e assessore non sono più sereni da tempo, ma, anzi, carichi di incertezze. Fiordomo, da parte sua, non mostra per ora alcuna fretta lasciando aperta ogni ipotesi di alleanza fra cui anche quella di dar vita ad un terzo polo sul quale ha già espresso il suo consenso Nino Taddei, rappresentante locale di Azione, il partito di Calenda, che ha avuto modo di essere in giunta nella passata amministrazione targata Fiordomo. Tutto, quindi, rimandato a settembre sperando che qualcuno, nel frattempo, studi il da farsi.

Asterio Tubaldi