FRANCO VEROLI
Cronaca

Il Consiglio sulla sanità. Diffida dell’opposizione, poi arriva l’annullamento

Il Comune completa la figuraccia dopo giorni di polemiche: salta la seduta. Gravina (Cisl): "Un’occasione persa, non è questa la politica che ci piace".

Francesco Luciani, presidente del consiglio comunale di Macerata (foto Pierpaolo Calavita)

Francesco Luciani, presidente del consiglio comunale di Macerata (foto Pierpaolo Calavita)

Tanto tuonò che piovve. Il presidente del consiglio comunale, Francesco Luciani, ha annullato la tanto discussa seduta sulla sanità, in programma venerdì prossimo nell’aula Sinodale. Lo ha fatto "con riferimento alle valutazioni evidenziate e formulate dai vari capigruppo (mancava un testo all’ordine del giorno e non c’erano i tempi tecnici per prepararlo, ndr)", nella riunione d’urgenza svoltasi lunedì pomeriggio, e di concerto con il sindaco e il segretario comunale. Ma dietro alla decisione c’è anche la diffida che i consiglieri Narciso Ricotta, Andrea Perticarari, Ninfa Contigiani, Alessandro Marcolini, Ulderico Orazi, Alberto Cicarè, Roberto Spedaletti, Roberto Cherubini, Stefania Monteverde e David Miliozzi, hanno inviato alla Prefettura, evidenziando "i palesi e oggettivi vizi rappresentati nella convocazione della seduta del consiglio comunale del 4 ottobre 2024 che altrettanto oggettivamente ledono le prerogative e i diritti propri di ogni consigliere previsti ex lege".

"Confido nella possibilità di convocare una seduta con audizione possibilmente entro il corrente mese – ha quindi scritto Luciani –, non appena avremo la certezza della data utile per la presenza del presidente della Regione, degli assessori regionali e dei dirigenti dell’Ast". In vista di quella seduta sarà messo a punto un testo "auspicabilmente unitario", una mozione o un ordine del giorno, da sottoporre poi a votazione. Ma è facile prevedere che l’unitarietà non ci sarà. "Prendo atto positivamente che il presidente Luciani si è mosso con correttezza, accettando le critiche che ho formulato nella riunione dei capigruppo", afferma Narciso Ricotta, capogruppo del Pd. "Ma noi – aggiunge – seguitiamo a chiedere un consiglio comunale aperto sulla sanità, perché riteniamo importante dare voce ai cittadini, ai medici, agli infermieri, alle associazioni, ai sindacati e a tutti quelli che possono portare un contributo su una questione di decisiva importanza. Una passerella di politici della maggioranza che governa la Regione non serve a nessuno, se non a loro stessi". Sul consiglio comunale aperto sulla sanità che era stata convocato per il 4 ottobre, poi trasformato in consiglio con audizione, interviene anche Rocco Gravina, responsabile Cisl di Macerata e Civitanova. "Un’occasione persa. Avevamo accolto con piacere l’invito iniziale alla partecipazione, ad esporre le nostre idee, la posizione di un sindacato che in provincia rappresenta 40mila persone. Poi ci hanno detto che potevamo sì partecipare, ma senza possibilità di intervento. Non ha senso: per ascoltare un consiglio comunale non ci vuole un invito, basta collegarsi al sito. Non è questa la politica che ci piace. Noi vogliamo partecipare, confrontarci, condividere, progettare un percorso. Non parteciperemo, come Cisl, ad alcun consiglio comunale con audizione, inutile invitarci a discussioni autoreferenziali. Promuoveremo noi delle assemblee".