di Asterio Tubaldi
Recanati ha il suo arcivescovo. Papa Francesco ha nominato, infatti, vescovo titolare di Recanati monsignor Diego Giovanni Ravelli, maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie e responsabile della Cappella musicale Pontificia sistina, conferendogli il titolo personale di arcivescovo. Per capire l’importanza di questo bisogna partire dall’unificazione della diocesi, di cui Vescovo oggi è Monsignor Nazareno Marconi, dove, comunque, è rimasto il titolo onorifico di "vescovo di Recanati" che ora il Papa ha voluto ricoprire, come ha già fatto per Tolentino. Si tratta di una specie di cittadinanza onoraria senza una funzione specifica, è un titolo onorifico ed è importante il fatto che il Papa abbia riconosciuto la città. Avuta l’ufficialità della nomina il vescovo Nazzareno Marconi gli ha inviato il seguente messaggio: "Eccellenza carissima, sono monsignor Nazzareno Marconi, vescovo di Macerata, nel cui territorio è Recanati. Siamo onorati e felici della Sua nomina. Le assicuro che pregheremo per Lei e per il Suo lavoro per la Chiesa e per il Pontefice". Monsignor Ravelli è nato il primo novembre 1965 a Lazzate, nella provincia della Monza e Brianza; è stato ordinato presbitero per l’Associazione clericale pubblica sacerdoti di Gesù Crocifisso nel 1991, incardinandosi poi nella diocesi di Velletri-Segni. Nel 2000 si è diplomato in Metodologia pedagogica nella facoltà di scienze dell’educazione della pontificia università salesiana a Roma. Dieci anni dopo ha conseguito il dottorato in sacra liturgia all’istituto liturgico del pontificio ateneo Sant’Anselmo. Dal 1998 officiale dell’elemosineria apostolica, ne è diventato capo ufficio nel 2013. Dopo aver collaborato con l’ufficio delle celebrazioni liturgiche del Papa in qualità di aiutante cerimoniere, nel 2006 è stato nominato cerimoniere pontificio prendendo il posto di monsignor Guido Marini. Monsignor Ravelli non verrà certamente ad abitare a Recanati, ma senz’altro sarà invitato a presenziare a momenti particolari della vita della diocesi, come la festa della cattedrale di San Flaviano o in quella del patrono San Vito. "Per capire meglio il significato di questa nomina – dice il vescovo Marconi – è utile pensarla come l’attribuzione di una cittadinanza onoraria: un riconoscimento che fa onore a chi la riceve, ma, nel contempo, fa anche onore alla città stessa perché viene attribuita a una persona importante. Basti pensare che Ravelli è quello che è a fianco del Papa tutte le volte che il Pontefice è in televisione. Sono molto contento di questa scelta del Papa ed è bello che il Pontefice abbia scelto per il suo cerimoniere proprio il titolo di vescovo di Recanati".