Una tegola milionaria si abbatte sul Comune di Macerata, che ieri si è visto rigettare il suo ricorso contro il lodo arbitrale sul caso della Nuova Via Trento. La Corte di appello di Ancona ha depositato la sentenza sull’annosa vicenda che ha contrapposto il Comune alla società. La pronuncia dei giudici rigetta l’appello e, conseguentemente, la sospensione che era stata accordata nel novembre del 2022 al Comune. I giudici hanno così reso esecutiva la condanna portata dal lodo: l’ente dovrà pagare una cifra superiore ai tre milioni. La Nvt – seguita dagli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Fusari – aveva chiesto al Comune un risarcimento, per non aver potuto completare l’opera prevista in via Trento. Il collegio arbitrale aveva dato ragione alla società, che alla fine aveva reclamato il pagamento di una somma di poco inferiore ai 9 milioni, cifra poi rideterminata in 2,8 milioni, a cui però vanno aggiunti oggi interessi e rivalutazione. Con un ricorso firmato dall’avvocato Giuseppe Carassai, l’amministrazione aveva fatto ricorso alla Corte d’appello di Ancona, chiedendo la sospensione dell’efficacia esecutiva del lodo. Sospensione che era stata accordata nel 2022 dal Collegio, che si era spinto a scrivere che "sussiste una ragionevole probabilità di accoglimento dell’appello e di mutamento della decisione". Ieri però è arrivato il colpo di scena, con la doccia gelata per il Comune.
CronacaIl caso Nuova Via Trento. I giudici bocciano il ricorso, tegola milionaria sul Comune