REDAZIONE MACERATA

Il caso Nuova Via Trento. Parcaroli è cauto: "Valutiamo bene le carte"

Il Comune dopo che i giudici hanno respinto il ricorso contro il lodo arbitrale .

Il Comune dopo che i giudici hanno respinto il ricorso contro il lodo arbitrale .

Il Comune dopo che i giudici hanno respinto il ricorso contro il lodo arbitrale .

"Adesso esamineremo le carte per capire bene la situazione". Il sindaco Sandro Parcaroli (nella foto) è di poche parole sul caso Nuova Via Trento dopo che il Comune di Macerata si è visto rigettare il suo ricorso presentato contro il lodo arbitrale. Il sindaco, ieri impegnato all’incontro sulla sanità con i vertici della Regione, dovrà prendere in mano la situazione e valutarla con i tecnici perché in pratica i giudici hanno reso esecutiva la condanna portata dal lodo: l’ente dovrà pagare una cifra superiore ai tre milioni di euro.

L’attività della Nuova Via Trento promossa dal Comune ai primi anni del Duemila era finalizzata alla riqualificazione di un ambito degradato della città, con il recupero estetico e funzionale dei caseggiati esistenti e la realizzazione di cinque edifici distaccati tra loro (ma collegati al piano terreno da un porticato) i cui piani terra sono destinati ad attività commerciali e che ai piani superiori e nella porzione nord dei piani seminterrati sono destinati a residenze, uffici pubblici e privati, attrezzature e residenze collettive e ricettive e strutture di sevizio. Inoltre era prevista la realizzazione di 330 posti auto.

La Nvt aveva chiesto al Comune un risarcimento, per non aver potuto completare l’opera prevista in via Trento lamentando la mancata realizzazione della bretella tra via Trento e via Murri. La vicenda risale a diversi anni fa e anche il sindaco Romano Carancini si è trovato sul tavolo questo problema.

Adesso è arrivata questa doccia gelata per il Comune dopo che la Corte di appello di Ancona ha depositato la sentenza sulla vicenda che vede da un lato il Comune e dall’altro la società. In questa vicenda la Nvt è seguita dagli avvocati Ubaldo Perfetti e Tina Fusari.