Il caso del videomapping cancellato: "Il Comune ha censurato se stesso"

Cicarè ha portato la vicenda in Consiglio: l’amministrazione aveva dato il patrocinio allo spettacolo

Il caso del videomapping cancellato: "Il Comune ha censurato se stesso"

Cicarè ha portato la vicenda in Consiglio: l’amministrazione aveva dato il patrocinio allo spettacolo

"Ciò che rende straordinaria la vicenda del videomapping di Luca Agnani cancellato dal programma di Artemigrante è che nessuno ha ancora spiegato il perché. Non lo ha spiegato la Curia, non lo ha spiegato il Comune, al quale ho chiesto spiegazioni in Consiglio: l’assessore Sacchi ha risposto che qualche suo collega in giunta ha ricevuto una non ben definita lamentela da parte della Curia e così la polizia municipale è stata inviata a riferire agli organizzatori che lo spettacolo non s’aveva da fare. Quindi, il Comune ha censurato se stesso, visto che il programma di Artemigrante era stato approvato e patrocinato. Una censura attuata senza nessun atto scritto, senza una ragione pubblicamente esposta, ma in nome di un potere che sta sopra la politica e l’amministrazione". Il consigliere Alberto Cicarè (Strada Comune - Potere al popolo) torna sulla vicenda del videomapping di Luca Agnani cancellato dal programma di Artemigrante, dopo una prima proiezione sulla facciata della basilica di San Giovanni. Nessun chiarimento, infatti, è arrivato sulla questione in consiglio comunale, dove Cicarè aveva presentato un’interrogazione. "Macerata non riesce ad apprezzare i suoi figli più talentuosi. Un altro esempio è Morden Gore, le cui opere sono lasciate nell’abbandono generale, addirittura cancellate, forse perché troppo colorate, per questa amministrazione che ama il grigio carcere – aggiunge Cicarè (foto) –. E grigie sono le porte chiuse degli spazi che potrebbero essere dedicati ai giovani: i Magazzini Uto, l’ex casa del custode ai giardini Diaz, l’ex Mercato delle erbe. Come l’estate maceratese che si è segnalata per una programmazione da sonno profondo. A parte Sferisterio Live, che ha fatto quasi sold out, con gli artisti che a un prezzo medio dei biglietti di 70 euro sono arrivati, ma dopo i concerti, non hanno lasciato niente".