Il caso centro commerciale. Ultimatum di Simonetti: "Pronti a chiedere i danni"

L’imprenditore dà trenta giorni di tempo per portare il progetto in Consiglio. Ricotta (Pd): "Il sindaco non governa più, si assuma le sue responsabilità".

Il caso centro commerciale. Ultimatum di Simonetti: "Pronti a chiedere i danni"

Il caso centro commerciale. Ultimatum di Simonetti: "Pronti a chiedere i danni"

Un progetto, quello del nuovo centro commerciale a Piediripa, fermo da vent’anni. Una società, la Fratelli Simonetti spa di Civitanova, che ha già pagato gli oneri di urbanizzazione da tempo, e adesso, qualora la situazione non dovesse sbloccarsi, chiede indietro quanto versato – 350mila euro – e la restituzione dell’immobile di vicolo Costa, a Macerata, donato in passato al Comune nell’operazione legata all’investimento su Piediripa. Ovvero l’ex chiesa di San Rocco, per cui è stato approvato il progetto del restauro con fondi Pnrr; sono iniziati a primavera i lavori da 1,6 milioni per trasformare l’edificio in spazio polifunzionale. Ora la stessa società, tramite avvocati, ha inviato una diffida formale al Comune di Macerata, una sorta di ultimatum: in trenta giorni la vicenda deve essere portata in Consiglio per avere un responso alla richiesta di costruire il nuovo centro commerciale. È già stata protocollata. Altrimenti la Fratelli Simonetti chiederà "i danni", ovvero il rimborso dei 350mila euro di oneri e lo stop all’intervento iniziato da un paio di mesi nell’ex chiesa di San Rocco. Un momento delicato. E le bocche, da entrambe le parti, società e amministrazione Parcaroli, per adesso restano cucite. "Innanzitutto la diffida dovrebbe essere portata all’attenzione dei consiglieri comunali – interviene il capogruppo del Pd Narciso Ricotta – per le valutazioni del caso. L’amministrazione o il presidente dell’assise dovrebbero rendere edotto il Consiglio per sapere in primis il contenuto del documento. In assenza delle carte, faccio intanto alcune considerazioni. La nostra posizione sulla Simonetti è chiara: per noi non ci sono le condizioni per realizzare questa struttura commerciale. E non mi pare che oggi queste siano cambiate. Se la società ha presentato un nuovo piano della viabilità anche questo non ci è mai stato sottoposto e invece vorremmo conoscerlo; si è parlato di raddoppio del ponte sul fiume, ma non risolverebbe il problema delle "strozzature" prima e dopo. La nuova costruzione porta con sé delle problematiche sia di natura commerciale che di viabilità. Il sindaco Sandro Parcaroli temporeggia nel portare la questione in Consiglio; rimanda ma non risolve: da una parte la vicinanza che lo collega a un imprenditore come lui, dall’altra le promesse fatte sotto campagna elettorale, quando diceva di voler realizzare un centro commerciale naturale in centro storico. Parcaroli non governa più la sua giunta, è in balìa dei partiti che lo tirano per la giacchetta. Abbiamo visto una spaccatura continua in giunta e in maggioranza in tanti temi. E invece la politica è assumersi responsabilità e, prima o poi, sarà costretto a uscire allo scoperto".