FRANCO VEROLI
Cronaca

I tempi del nuovo ospedale: "Ruspe al lavoro entro il 2025, già disponibili 158 milioni"

L’assessore Saltamartini assicura: quest’anno cominceremo a intervenire sulle fondazioni "Legittimo usare i soldi della ricostruzione post sisma: non è una distrazione di fondi".

L’assessore Saltamartini assicura: quest’anno cominceremo a intervenire sulle fondazioni "Legittimo usare i soldi della ricostruzione post sisma: non è una distrazione di fondi".

L’assessore Saltamartini assicura: quest’anno cominceremo a intervenire sulle fondazioni "Legittimo usare i soldi della ricostruzione post sisma: non è una distrazione di fondi".

"Entro il 2025 sarà delimitata l’area del cantiere e ci saranno i primi movimenti terra per le fondazioni". Filippo Saltamartini, assessore regionale alla Sanità, si dice certo che l’avvio dei lavori per il nuovo ospedale di Macerata si sta avvicinando. Ed è altrettanto sicuro che il vecchio potrà essere uno straordinario contenitore, per servizi e formazione sanitaria.

Assessore, ci può dare una descrizione sintetica delle caratteristiche del nuovo ospedale?

"Il nuovo ospedale si svilupperà in un’area di circa 13 ettari e avrà una superfice coperta di circa 65mila metri quadrati con 379 posti letto, 326 dei quali di degenza ordinaria e 53 tra Day Hospital e Day Surgery con un’organizzazione flessibile che permetterà di attivare, in caso di emergenza, fino a 434 posti letto. Sarà articolato in diverse aree funzionali: area intensiva della piastra polifunzionale, che comprende le attività a servizio prevalente dell’Area degenze caratterizzate da elementi ad elevato contenuto tecnologico (blocco operatorio, radiologia, laboratori, ecc.); area degenze che comprende le attività svolte in regime di ricovero a ciclo continuativo e/o diurno con particolare riferimento all’allocazione dei posti letto riferiti ad area medica, area chirurgica, terapia intensiva e area riabilitativa; area “outpatient“, che comprende le funzioni destinate alla cura della persona, tramite erogazione di prestazioni a carattere ambulatoriale, diagnostica, terapeutiche, riabilitative, multiprofessionali e polispecialistiche; area dei servizi generali, decentrata ma fisicamente connessa a tutte le altre, in cui si svolgono servizi funzionali all’attività ospedaliera (depositi e magazzini, spogliatoi del personale, cucina e mensa, centrale di sterilizzazione, farmacia ospedaliera, etc); e, infine, area dei servizi pubblici e direzionale, anch’essa decentrata ma fisicamente connessa a tutte le altre, in cui si svolgono i servizi amministrativi e direzionali, funzionali sia all’attività ospedaliera che allo svolgimento di incontri multidisciplinari, formativi e organizzativi".

L’incarico per la progettazione è stato affidato. Quali i tempi di conclusione?

"La procedura è stata aggiudicata con decreto del 3 dicembre 2024 a favore del Raggruppamento temporaneo di Imprese Mnr Progetti srl. Il contratto sarà firmato entro i primi giorni di febbraio. I tempi per la redazione degli elaborati progettuali sono di 40 giorni per il layout e di 80 giorni per il Pfte (Progetto di fattibilità tecnico-economica)".

Qual è il costo complessivo dell’opera?

"Il costo complessivo dell’opera stimato dal Dip (Documento di indirizzo alla progettazione) è pari a 185 milioni di euro".

Ci sono le risorse necessarie?

"Sì. Risultano disponibili le seguenti risorse: 9 milioni della regione Marche, 90 milioni dell’Ufficio speciale per la ricostruzione, 55 milioni dal fondo della legge 145/2018, 4,5 milioni dal fondo della legge 160/2019".

Per quel che riguarda l’uso dei fondi della ricostruzione, si tratta di un’azione giuridicamente possibile?

"La struttura commissariale si è già impegnata per 90 milioni, poiché non risulta conveniente investire nel vecchio plesso. Si tratta di un investimento pubblico per un’opera strategica, non certo di una distrazione di fondi".

Se tutto è a posto, quando realisticamente sarà davvero posta la prima pietra?

"I movimenti terra, fondazioni, delimitazione area cantiere nel 2025, cercando di velocizzare il più possibile il procedimento. Ma rispetto al passato non è più qualcosa di futuribile".

Come sarà utilizzato il vecchio ospedale?

"Un immobile al centro di Macerata, città universitaria che forma infermieri e personale, specializzato in sanità con una domanda di servizi residenziali in continua espansione per disabilità e cronicità, non sarà certamente lasciato vuoto. Stiamo già programmando come finanziare le opere, non solo per Macerata".