"Nel cantiere più grande d’Europa, quello della ricostruzione nelle quattro regioni terremotate Marche, Abruzzo, Lazio e Umbria, le Marche contano il 40 per cento dei danni, di cui più della metà sono stati registrati nella provincia di Macerata. Ad oggi sono attivi circa novemila cantieri nel Maceratese (per il 90 per cento di ricostruzione privata, 10% pubblica): la metà, quasi 4.500, sono stati aperti l’anno scorso. Sono 11mila gli operai impiegati, per una massa salariale di 85 milioni". A dare la "fotografia" è Tobia Sardellini, presidente Cassa Edile Macerata. L’ente promuove il convegno che si terrà venerdì dalle 15.30, al Politeama di Tolentino, alla presenza, tra gli altri, del commissario straordinario Guido Castelli. "Un momento importante di confronto con le istituzioni sullo stato dell’arte della ricostruzione post-sisma –spiega Sardellini –. In un momento caratterizzato dalla riduzione degli incentivi e dall’aumento dei costi, abbiamo voluto fare un punto e un’analisi, grazie alla collaborazione con Istao, sul settore delle costruzioni e sulle dinamiche di mercato e di investimenti pubblici che lo caratterizzano". Dal 2022 l’Istituto Adriano Olivetti, con Cassa Edile Macerata, ha avviato infatti un osservatorio che analizza periodicamente l’andamento del comparto. L’evento sarà anche l’occasione per illustrare i risultati del 2024.
Sardellini, quali sono i principali temi da affrontare, quali nodi restano?
"Nella prima tavola rotonda, "La ricostruzione. Criticità e buone pratiche tra presente e nuovi scenari" parleremo di Superbonus. Come imprese, chiederemo al commissario Castelli la possibilità di utilizzarlo oltre la scadenza di fine 2025 per chi è riuscito a prenotare il contributo entro il 2024, affinché venga rispettata la durata naturale dei lavori e l’intervento venga effettuato nei tempi giusti, senza andare di corsa pur di finire, questo anche in un’ottica di sicurezza. Aspettiamo inoltre l’ordinanza per l’aumento del contributo parametrico. La Cassa Edile è un ente bicamerale, quindi nella tavola rotonda la parte datoriale sarà rappresentata da Ance, mentre quella dei lavoratori dai sindacati Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil; ci sarà anche un ingegnere che fa parte del Tavolo tecnico sisma 2016, in quanto sono i tecnici a portare avanti le pratiche. Abbiamo voluto coinvolgere tutti gli attori della ricostruzione. Poi parleremo di manodopera, Durc di congruità (documento richiesto nei cantieri edili per attestare la congruità dei compensi erogati ai dipendenti e per dimostrare di aver impiegato un tot di manodopera, ndr) per citare alcuni temi".
C’è ancora carenza di manodopera?
"Sì, soprattutto quella qualificata. Il reperimento di manodopera nella nostra provincia è uno dei problemi principali. Per questo, nella seconda tavola rotonda, presenteremo alcuni esempi virtuosi: la Cassa Edile di Perugia ha messo in atto un progetto che forma persone all’estero, nel proprio Paese, come Africa e Albania, per poi farle venire a lavorare in Italia già formate. Oppure il Cpt Comitato paritetico territoriale per la sicurezza e la formazione in edilizia della provincia di Macerata ha dato vita a un progetto insieme alla prefettura per formare i richiedenti asilo. Lavoro con due ragazzi usciti da questo piano, mi sono trovato bene".
I prezzi dei materiali continuano a crescere?
"Diciamo che una crescita percentuale media c’è sempre, è fisiologica, dettata da inflazione e altri fattori, ma non siamo certamente ai livelli del 2022, quando la speculazione aveva fatto schizzare i prezzi. Il problema del reperimento materiali è rientrato dall’anno scorso; prima, tra la congiuntura economica a livello mondiale e col Superbonus, era più complicato trovarli".
Badge (tesserino elettronico) e settimanale di cantiere?
"Stiamo aspettando l’ordinanza per la loro introduzione, chiederemo al commissario a che punto è. Le imprese si dovranno organizzare, si tratta di un onere in più, ma condividiamo questa misura a tutela del lavoro regolare, per evitare storture di mercato".