LUCIA GENTILI
Cronaca

I numeri del capoluogo: "Senza casa 245 famiglie, i cantieri aperti sono 115"

L’assessore Iommi: presentati 440 progetti in città, 280 quelli finanziati "Siamo entrati nella fase viva della ricostruzione: 34 i lavori in centro".

I numeri del capoluogo: "Senza casa 245 famiglie, i cantieri aperti sono 115"

Il maxi cantiere di via Pantaleoni alla Pace (foto Calavita)

"Siamo entrati nella fase viva della ricostruzione. Dalle rettifiche continue delle ordinanze con i primi tre commissari siamo passati ai decreti, con finanziamenti concreti. E lo vediamo dai cantieri, dai lavori ultimati in questa seconda fase, operativa". L’assessore comunale all’urbanistica di Macerata Silvano Iommi fa il punto. Attualmente in Cas (Contributo di autonoma sistemazione) si contano 245 famiglie per un totale di circa 420 cittadini e un ammontare di 145mila euro mensili; nel 2016 percepivano il Cas 340 famiglie, per un totale di 700 cittadini. "Un centinaio di famiglie in meno che pesano sulla finanza pubblica", dice Iommi. Al termine dei sopralluoghi, circa 500 edifici privati sono risultati totalmente inagibili, mentre circa 280 presentano inagibilità parziali o danni lievi, per un totale di circa 800. Ad oggi sono stati presentati 440 progetti, 280 finanziati con decreto dell’Usr Ufficio speciale ricostruzione (di queste, 125 pratiche sono state concluse).

"Sul fronte della ricostruzione privata – continua l’assessore –, in città questo mese abbiamo registrato 115 cantieri (senza considerare chi non chiede l’occupazione del suolo pubblico perché ha il cantiere nella proprietà). Di cui una media di 34 nel centro storico. Su 440 progetti presentati, si sono conclusi 125 lavori; aumentano i progetti approvati e gli appalti, ma anche lo stop and go e le difficoltà delle imprese, tra mancanza di manodopera e aumento dei costi dei materiali. Il dato è un po’ basso. Ma, nonostante le procedure lunghe, la macchina della ricostruzione privata procede". Per quanto riguarda quella pubblica, l’assessore passa in rassegna le opere principali: "La paratia di sostegno per gli otto condomini, le torri del rione Pace e via Zorli è quasi completata. Entro la fine dell’anno dovrebbe iniziare la ricostruzione degli edifici". Le uniche due scuole in corso di costruzione alle Vergini e in via Cincinelli-Corneto non sono finanziate dal terremoto ma dal Pnrr. Le uniche ultimate sono quelle alle Casermette (Dante Alighieri e Sibillini), finanziate col contributo del Qatar, e la scuola Liviabella di Sforzacosta dalla Fondazione Bocelli. "Tutte le altre scuole – prosegue Iommi – sono in conferenza dei servizi. Il Palazzo comunale è stato restaurato solo nell’aula consiliare e uffici annessi. Per il teatro Lauro Rossi c’è il progetto e anche in questo caso siamo in conferenza dei servizi, bisogna andare in appalto. Idem l’ex distretto militare, che è stato finanziato. Palazzo Buonaccorsi è in progettazione, mentre per il cimitero comunale il progetto è fatto e si attende l’avvio dei lavori. In pratica il 90 per cento delle opere pubbliche è in fase di progettazione avanzata o approvazione. Il restante 10 per cento – conclude l’assessore all’Urbanistica – è rappresentato dai lavori conclusi".