LORENZO FAVA
Cronaca

"I dazi sono un disastro per l’economia. Ma non fermiamo gli investimenti"

La preoccupazione di Confartigianato dopo la stretta degli Stati Uniti "Agroalimentare e moda i settori più colpiti. Ora guardiamo ad altri mercati".

Giorgio Menichelli ed Enzo Mengoni di Confartigianato

Giorgio Menichelli ed Enzo Mengoni di Confartigianato

"I dazi Usa al 20% sono disastrosi, ma non fermiamo gli investimenti e guardiamo ad altri mercati". Confartigianato esprime preoccupazione per l’export marchigiano oltreoceano: il 9% delle merci della nostra regione va negli Usa. Le Marche sono la sesta regione italiana per grado di esposizione sul mercato statunitense: "Tra i settori marchigiani che potrebbero essere maggiormente colpiti c’è sicuramente l’agroalimentare, in particolare il vino, ma anche la moda, che continua a soffrire, considerando che l’export maceratese segna un -3,5%. Tra minacce, passi indietro e prove di negoziato, pensiamo che la migliore azione sia quella del dialogo e della mediazione, convinti che non solo la guerra dei dazi non porti a nulla, ma che sia controproducente per tutti. È auspicabile – scrivono Enzo Mengoni e Giorgio Menichelli, presidente e segretario Confartigianato – confermarsi partner affidabile con gli Usa e magari collaborare negli acquisti di beni per la difesa e applicazioni di tecnologie digitali, creando così una bilancia che porti benefici a entrambi i Paesi. Nelle difficoltà bisogna guardare avanti cogliendo le opportunità, perché piangersi addosso non è insito nello spirito degli imprenditori artigiani. Intanto, prosegue la riduzione dei tassi da parte della Bce e il calo del costo del credito, una notizia che apre a nuovi investimenti".

Secondo Mengoni e Menichelli, "chi ha voglia e bisogno di crescere non può e non deve restare alla porta, considerato il fatto che c’è una buona tenuta dell’occupazione. Anche perché, se si chiudesse un mercato, seppur importante, se ne potrebbero aprire altri. I negoziati in Ucraina ci auguriamo portino almeno a una tregua duratura e alla ripartenza commerciale con tutta quella zona dell’est Europa. Infine, laddove la domanda esterna soffra, c’è la domanda interna e turistica. Nel 2024 la spesa dei turisti stranieri nelle Marche è aumentata del 42,5%: un settore, quello dell’accoglienza, in cui Confartigianato crede".