CHIARA GABRIELLI
Cronaca

I commercianti fanno squadra "Ora piazza Mazzini torni a vivere"

Il gruppo: le ultime iniziative hanno portato gente ma serve più sinergia, qui non si vede mai un assessore

I commercianti fanno squadra  "Ora piazza Mazzini torni a vivere"

I commercianti fanno squadra "Ora piazza Mazzini torni a vivere"

di Chiara Gabrielli

Qualcosa si muove in piazza Mazzini: grazie a qualche appuntamento organizzato di recente e qualche altro in arrivo, si è vista un po’ di gente. I commercianti della piazza, se da una parte ringraziano l’amministrazione comunale ("Finalmente siamo stati ascoltati"), dall’altra provano a spiegare le tante criticità che ancora restano. Il gruppo si sta organizzando anche con dei volantini, ‘Commercianti piazza Mazzini Macerata’, con un logo che rappresenta sia un centro storico sia un tiro a segno, "lo scopo è di centrare l’obiettivo – raccontano –. Questa piazza è stata dimenticata da tantissimo tempo, dalla politica e dai maceratesi. È il momento che torni a vivere e riacquisti il ruolo che le spetta, non in via esclusiva naturalmente, ma come parte integrante del centro e in sinergia con le altre piazze, da Vittorio Veneto ai Cancelli a piazza della Libertà. Non solo street food però, ma più iniziative culturali, mercatini di qualità e anche concerti con proposte originali".

I commercianti, Andrea Di Basilico del Beer Bang, Silvia Faraoni de La Botte Gaia, Nicola Pietrani de La Pistacoppa, Virgilio Gobbi della libreria Catap e Alessandro Luca Marconi di CbWeed in via Crispi, si stanno organizzando per portare iniziative: "Vorremmo lavorare in sinergia con il Comune – dicono –, definire insieme una programmazione. Non conosciamo nemmeno noi le iniziative in programma, a volte veniamo a saperlo appena due giorni prima dell’inizio. Qui non si vede mai un assessore. Dovrebbero venire di più, frequentare la piazza, solo così possono rendersi conto di quante e quali attività ci sono e delle nostre priorità e criticità maggiori". Spiegano che "nonostante questo sia il salotto buono della città, e potenzialmente in grado di attrarre grandi eventi, gli ultimi anni sono stati molto difficili. A Natale, qui c’eravamo noi, i sampietrini e la nebbia. Certo, ci sono stati il carnevale dei bambini, il capodanno cinese, lo street food un paio di volte, c’è stato Paesaggiamente e ora è in arrivo FantaMacerata, sui cui riponiamo molte speranze, gli appuntamenti portano gente e quindi vanno sempre bene. Però gli stand non devono coprire le nostre attività, altrimenti siamo penalizzati invece che favoriti – incalzano –. Lo stesso vale per le bancarelle del mercato settimanale: il loro posto ideale è lungo le mura, non qui. Ogni volta che organizzano qualcosa, dovrebbero pensare alle attività fisse della piazza: o si trova un modo per non oscurare negozi, bar e ristoranti, andando a riempire gli spazi che non sono occupati da noi, oppure si fanno eventi al centro della piazza, così che non danneggino nessuno. Altro tema, il festival di Artemigrante: è assurdo che non abbiano fatto qualcosa anche qui, portava sempre gente". Fanno notare che piazza Mazzini è "una delle poche zone del centro che è completamente accessibile, non ci sono barriere. È anche l’unico spazio in cui i bambini giocano liberamente. Un’altra bella idea potrebbe essere di dare vita a una piazza con tanti dehors e spazi all’aperto, tutta pedonale, sarebbe meravigliosa". Il lavoro di squadra è uno dei primi passi: oggi pomeriggio è in programma l’incontro tra baristi e ristoratori, perché i locali di questo settore possano parlare con una voce unica con l’amministrazione. Si deciderà anche per un eventuale bis degli aperitivi europei, che a maggio sono stati contrassegnati dalla pioggia. "Ci andremo anche noi, collaborazione sempre", dicono i commercianti di piazza Mazzini. Altra ipotesi è di "dialogare di più con l’associazione di corso Cairoli. Riguardo lo Sferisterio, più volte si è detto di farlo funzionare anche d’inverno. Si potrebbe fare molto di più. Ad esempio, basterebbe offrire un ticket unico per l’ingresso ai musei, così che la gente vada in giro, conosca la città, si fermi per godersela. Non solo piazza Mazzini, infatti, ma tutta la città deve vivere".