ANTONIO TUBALDI
Cronaca

"Grandine a Chiarino, danni alla produzione"

L’allarme di Coldiretti, Fucili: "Molti agricoltori hanno già attivato le polizze assicurative, l’unico sistema per proteggere i raccolti"

"Grandine a Chiarino, danni alla produzione"

"Grandine a Chiarino, danni alla produzione"

di Antonio Tubaldi

Ci mancava la grandine a decimare ulteriormente la campagna cerealicola marchigiana già provata da esondazioni e sovrabbondanza di piogge. Quella ghiacciata, arrivata l’altro giorno, nel pomeriggio, a Chiarino di Recanati ha provocato danni alla produzione per circa il 30%. A denunciarlo è la Coldiretti di Macerata: "molti agricoltori – spiega il suo presidente, Francesco Fucili – hanno già attivato le polizze assicurative, l’unico sistema per proteggere i raccolti. L’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma e ciò compromette le coltivazioni nei campi con perdite della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne che nel 2023 supereranno complessivamente 6 miliardi dello scorso anno". Il fenomeno ha rallentato la trebbiatura a causa del troppo fango nei terreni e dell’alto grado di umidità delle spighe. Ad oggi, periodo in cui la trebbiatura dovrebbe essere già terminata, si è ad appena il 50% degli ettari coltivati con le macchine ancora al lavoro in una situazione già complessa. Per la campagna di Chiarino si tratta dell’ennesimo problema che si somma agli altri, compreso il cattivo stato di manutenzione delle strade che rende difficoltoso il passaggio dei mezzi. I residenti sono da tempo sul piede di guerra anche perché hanno mal digerito le multe elevate per il mancato rispetto, di pochi centimetri, della distanza della semina del podere dalla sede stradale: un clima di scarsa collaborazione ripagano alla prima occasione con la stessa arma. Prova ne è stata nelle settimane scorse l’assemblea che si è tenuta al circolo Acli della frazione di campagna. Qui, su invito dell’amministrazione comunale e della locale Associazione Operatori Turistici, si sono presentati alcuni dei proprietari terrieri della vallata del Potenza per verificare la disponibilità di creare il tracciato per una passeggiata turistica equestre per la quale loro avrebbero dovuto mettere a disposizione un’area di circa 5 metri di larghezza del loro terreno. Diverse sono state le critiche avanzate dagli agricoltori presenti, che dovrebbero cedere gratuitamente l’uso del terreno, e per ora si registra un nulla di fatto, presagio di un fallimento totale dell’iniziativa.