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Gironacci ricorre al Tar e chiede il risarcimento

Dopo la scelta del sindaco di toglierla dalla giunta, ecco la mossa dell’ex assessore. Danni di immagine e indennità: vuole 42mila euro

Gironacci ricorre al Tar e chiede il risarcimento

di Lorena Cellini

È stata per quasi due mesi zitta Manola Gironacci e adesso è fragorosa la sua risposta alla scelta del sindaco di toglierle la delega di assessore perché transitata da una lista civica alla Lega, partito a cui si è iscritta a fine settembre: un ricorso al Tar contro il primo cittadino, Fabrizio Ciarapica, per ottenere l’annullamento, previa sospensiva, del decreto con cui le ha revocato l’incarico di responsabile della delega al turismo. Non solo, nel ricorso viene avanzata nei confronti di Ciarapica la richiesta di risarcimento di 42.000 euro per i danni patiti, sia patrimoniali che di immagine. Quell’atto di revoca della delega per la Gironacci e per il suo legale, Pietro Siciliano, semplicemente non è da considerarsi legittimo perché carente di motivazioni. Lei anche stavolta sceglie la via del silenzio. "Per ora parlano le carte", sono le uniche parole che si lascia sfuggire per commentare la svolta che ha preso tutti in contropiede e che scuote l’ambiente politico e amministrativo del centro destra. L’ufficializzazione della scelta di fare fuori la Gironacci è avvenuta durante il consiglio comunale del 10 ottobre scorso. In apertura di seduta il sindaco prese la parola per comunicare "che il 30 ottobre ho proceduto alla revoca delle deleghe al turismo, ai gemellaggi, ai quartieri e altro all’assessore Gironacci. Per il momento il sottoscritto revoca a se le deleghe". Su sollecitazione di esponenti dell’opposizione, che chiedevano maggiori chiarimenti, Ciarapica aggiunse poi "come ho scritto nel decreto che ho firmato sabato, la scelta è stata fatta perché è venuto meno il rapporto fiduciario tra sindaco e assessore, quindi mio malgrado ho dovuto procedere in tal senso". A questa reazione del sindaco si era arrivati dopo che la Gironacci, che alle amministrative del giugno 2022 si era presentata con la lista Civitanova Unica, fece la scelta di iscriversi alla Lega. Il fatto che né prima, né durante, né dopo la seduta consiliare del 10 ottobre siano stati esplicitati i concreti motivi che hanno fatto venire meno la fiducia nella Gironacci è il focus del ricorso al Tar attraverso cui si vuole dimostrare che l’atto è viziato da un difetto di motivazioni. A questo si aggiunge la richiesta al sindaco di un risarcimento per i danni di immagine (10.000 euro) e pecuniari per il mancato incasso delle indennità di assessore che la Gironacci avrebbe percepito fino alla fine del suo mandato (32.334 euro) per un totale di 42.334 euro. Il sindaco sulla vicenda ha commentato: "Una sua iniziativa alquanto anomala. Credo che ritirare la delega rientri nelle prerogative politiche. Comunque sentirò il mio avvocato, ma non sono preoccupato".