Avrebbe sottratto i cosmetici dalla farmacia in cui lavorava e li avrebbe rivenduti online a prezzi stracciati, a volte persino più che dimezzati. Per questo, con le accuse di furto, sostituzione di persona e autoriciclaggio, è stato imposto l’obbligo di dimora a Chiara Mastrangelo, alla luce di quanto emerso con le indagini. In casa e nella sua auto, i finanzieri hanno trovato oltre 2.300 prodotti, che sarebbero stati sottratti alla farmacia maceratese per cui lavorava da anni con un danno di 103mila euro. A segnalare gli ammanchi era stato il titolare, insospettito da alcuni comportamenti della dipendente assunta nel 2021. Controllando le immagini delle telecamere interne, il farmacista aveva avuto le prime conferme ai sospetti: alcuni cosmetici e integratori sarebbero spariti dagli scaffali, per riapparire poi in vendita in una piattaforma di e-commerce, a prezzi del 40, 50 e una volta anche del 60 per cento in meno.
Per di più, a un certo punto il titolare avrebbe anche fatto un segno con la penna sulla confezione di un prodotto, e dopo un po’ lo avrebbe fatto acquistare nella pagina online gestita dalla sua dipendente: all’arrivo del pacco, era andato ad aprirlo nello studio di un avvocato, documentando così che sulla confezione c’era il segno a penna fatto da lui in farmacia. Così era partita la denuncia. I finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Macerata, diretti dal colonnello Francesco Mirarchi, hanno avviato subito alcune attività tecniche, nonché pedinamenti e sopralluoghi, che hanno dato le prime conferme alle ipotesi dell’accusa. Sarebbe poi stata rintracciata una foto, per mostrare uno dei prodotti in vendita, in cui si riconoscevano la mano della farmacista e il pavimento della farmacia maceratese. Inoltre, sarebbe emerso che la dipendente avrebbe aggiornato il registro della farmacia per segnare i prodotti presi usando la password di un collega, anche nel periodo in cui lui era assente per malattia.
Secondo l’accusa, le sottrazioni sarebbero iniziate nel 2021, ma nel 2024 si sarebbero intensificate diventando quasi quotidiane. Cosmetici e integratori, portati via nascosti addosso o nella borsa, sarebbero poi riapparsi nella pagina della donna e venduti in Italia e all’estero. Il danno calcolato per la farmacia sarebbe di 103mila euro. Sarebbe anche emerso che la dipendente avrebbe dato indicazioni ai rappresentanti delle case farmaceutiche, per far sì che i regali e premi di queste ultime – come tablet o una macchina per il caffè – fossero consegnati a casa della madre.
Raccolto tutto questo materiale, i finanzieri hanno atteso che la farmacista uscisse dal loro dopo l’ennesima sottrazione e l’hanno bloccata. In auto e poi in casa è stato sequestrato un arsenale di cosmetici, riposti in grandi scatoloni negli armadi: c’erano oltre 2.300 prodotti. Per questo la donna è stata denunciata per i reati di furto aggravato, sostituzione di persona e autoriciclaggio ed è stata destinataria della misura cautelare personale dell’obbligo di dimora, emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Macerata.
Nell’interrogatorio di garanzia, l’indagata ha respinto le accuse. Sono in corso, da parte dei Finanzieri, ulteriori approfondimenti sulla sua posizione fiscale. Nel corso del procedimento, la farmacista potrà chiarire la sua posizione e respingere le accuse.