Recanati, 7 agosto 2023 – Grande commozione ha suscitato a Recanati, soprattutto nella contrada di Chiarino, la tragica morte di Giovanni Paoltroni avvenuta a causa di un incidente stradale sabato pomeriggio lungo la strada provinciale del Pali, in località Bellaluce. Il recanatese, che avrebbe compiuto 65 anni il 31 agosto, era alla guida della sua auto, una Fiat Multipla, e viaggiava in direzione di Recanati, quando è andato a scontrarsi violentemente, per cause tutte da chiarire, con una Hyundai con 5 ragazzi a bordo che viaggiava in direzione opposta verso il mare. Il frontale è stato tremendo e per Paoltroni non c’è stato nulla da fare, molto probabilmente è morto sul colpo. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco di Macerata e Osimo, l’automedica di Cingoli, Croce Rossa e le ambulanze Anpas. Soccorsi anche due dei cinque occupanti rimasti feriti sull’altra vettura. Si tratta di due giovani, tra cui una ragazza 22enne di Milano, trattati sul posto e trasportati in codice rosso al pronto soccorso di Torrette a seguito dei gravi traumi riportati. Illesi gli altri tre ragazzi. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri di Loreto.
Profondo il dolore di Gianna, sorella gemella di Giovanni a cui era molto legata vivendo anche nello stesso stabile. "Mio fratello – ricorda – aveva tanta voglia di vivere ed io lo amavo da morire. Non poterlo più abbracciare è una tragedia, una parte di me è morta con lui. Lui non si fermava mai e ultimamente stava gestendo un locale notturno a Piane di Falerone. Vendeva qualche macchina ogni tanto, ma più che altro per lui era un hobby". Erano nati all’ospedale di Macerata a distanza di 15 minuti uno dall’altra. "Pasqualina, la famosa sensitiva di Civitanova, allora consigliò ai miei genitori di partorire all’ospedale di Macerata perché per lei era un parto gemellare ed avrebbero avuto bisogno di un’incubatrice e nel 1958 c’era solo a Macerata".
La salma di Giovanni Paoltroni, che lascia due figli, un maschio e una femmina, si trova all’obitorio dell’ospedale di Loreto e per ora rimane a disposizione dell’autorità giudiziaria finché non saranno eseguiti tutti gli esami necessari per capire le cause del possibile malore. "Mio fratello - ci dice ancora Gianna - soffriva di diabete e dalle analisi i sanitari vorranno capire se mentre era alla guida della sua auto abbia subito un picco alto di glicemia con perdita di coscienza. Se questo esame non sarà sufficiente, si procederà all’autopsia".