È stato lo chef German Scalmazzi, accompagnato dal vicesindaco Giuseppe Casali, a spiegare ai giovani studenti dell’Istituto alberghiero di Loreto i segreti del brodetto alla portorecanatese, l’unico e inimitabile piatto di pesce che annovera pure l’uso dello zafferano.
Infatti, ieri mattina è partita la seconda edizione del corso organizzato dalla Pro loco di Porto Recanati e dall’Accademia del Brodetto per formare gli chef di domani, che soprattutto diventeranno pure gli ambasciatori del prelibato brodetto nostrano. E il sogno è far sì che tale pietanza, da un paio d’anni insignita del prestigioso marchio De.co (Denominazione comunale di origine), possa essere esportata fuori dalla nostra città e, perché no, anche fuori dai confini nazionali.
"La prima lezione ha visto protagonista il nostro chef Scalmazzi che, alla presenza del vicesindaco Casali, ha illustrato a circa 20 studenti la storia del brodetto e del suo inventore – fa sapere Marco Pacella, presidente della Pro loco –. Oltre a ciò, ha mostrato quali sono i tanti pesci dell’Adriatico che lo compongono, e quindi come si puliscono. Ad aprile ci sarà un’altra lezione, stavolta pratica, con gli chef Angelo Ambrosino, Fabio Giorgini e Fabio Cipriani che aiuteranno i ragazzi nella preparazione del brodetto". Però il gran finale è previsto all’inizio dell’estate, quando gli studenti dell’alberghiero di Loreto verranno premiati in pubblico, per poi essere riconosciuti come ambasciatori ufficiali del brodetto.
"Lo faremo il 30 giugno – riprende Pacella –, in occasione del Brodetto Show, una iniziativa che faremo in piazza. Lì, consegneremo gli attestati ai ragazzi che saranno abilitati in questa antica ricetta. L’obiettivo è che loro possano in futuro far conoscere la nostra pietanza fuori da Porto Recanati e, magari, persino all’estero. In tal modo tramandiamo le tradizioni e promuoviamo la città".