"A causa dell’innalzamento del livello del mare, la spiaggia di Civitanova si ridurrà di dodici metri". Lo ha affermato ieri mattina la responsabile strategia per lo sviluppo regionale Patrizia Giacomin, in occasione del primo focus ‘Civitanova verso la transizione ecologica’, il ciclo di incontri promosso dal Comune con la collaborazione dell’associazione ‘Marche a Rifiuti Zero’. Un allarme, quello lanciato dalla Giacomin nell’aula magna del liceo Da Vinci, che non può essere ignorato e che mette in guardia tutti, cittadini, imprese ed istituzioni di ogni ordine e grado. "Gli impatti sulla vita di tutti i giorni sono evidenti – le parole dell’esperta –: l’innalzamento del livello del mare produrrà una riduzione delle spiagge a Pesaro di 12 metri, a Senigallia di 25 metri". "La transizione – ha affermato l’assessore di competenza Roberta Belletti – che stiamo affrontando ci deve portare a un cambiamento per lasciare un mondo sano e vivibile". Intervenuti anche Marco Bindelli, vice presidente del Banco Marchigiano e Diego Mancinelli, portavoce Forum Terzo Settore Marche, che ha spiegato come sia necessario "cambiare il nostro modello culturale prima di quello economico", mentre l’assessore al Commercio e armatore Francesco Caldaroni ha posto l’accento sull’importanza di un "progetto per i motori elettrici sulle imbarcazioni da pesca". Fondamentale il contributo di chi si batte in prima persona per un mondo più pulito: così Renato Campetella di Aiace, Associazione italiana per l’ambiente la cultura e le emergenze, ha raccontato l’esperienza degli Adriatic Heores Day in città, con la pulizia volontaria del litorale insieme ai giovani dell’associazione 2hands Macerata di alcuni giorni fa. Infine, il professore David Fiacchini ha illustrato i progetti scolastici del Da Vinci per lo sviluppo sostenibile: ‘Cluana Urban Nature’, sulla biodiversità urbana e ‘ConsumAt(t)ori’. Diverse anche le proposte emerse, come la possibilità che il Comune gestisca direttamente l’area floristica ‘Tre case’, all’estremo nord di Civitanova.
f. r.