Gestione dell’acqua, c’è l’intesa. Comuni e società operative insieme: "Tutti i sindaci sono d’accordo"

Il presidente dell’Aato 3 Gentilucci: "Non c’è un modello vincente, l’argomento è troppo importante per ridurlo a una baruffa per avere la patente di vincitore". Parcaroli: "Adesso andiamo avanti".

"Tutti i sindaci sono d’accordo e andiamo avanti". Sono le parole di Sandro Parcaroli, presidente della Provincia, al termine dell’assemblea in cui si è parlato di acqua e della gestione del sistema idrico. "Il cosiddetto modello Parcaroli – sostiene Alessandro Gentilucci, presidente Aato 3 e sindaco di Pieve Torina – era partito con l’ipotesi delle sole società di gestione del servizio idrico nella costituenda compagine societaria, tra l’altro non tutte, così come solo di alcuni Comuni. Oggi abbiamo sancito che della nuova società consortile, chiamata a gestire il servizio idrico, faranno parte tutti i Comuni oltre che le società operative, con l’unico impegno di valutare la presenza, nella suddetta società, del socio privato di Astea, con un parere richiesto all’Agcom. Quello che ritengo fondamentale, e che è stato la stella polare del mio operato e di tanti sindaci, è la convinzione di aver voluto salvaguardare la gestione pubblica dell’acqua". Gentilucci tiene a sottolineare che non c’è un modello vincente. "L’argomento in discussione – spiega Gentilucci – è troppo importante per ridurlo a una baruffa in cui sia necessario addossare a qualcuno la patente di vincitore e molti sindaci, tra i quali anche Parcaroli, condividono questa mia osservazione".

C’è soddisfazione tra i sindacati. "Finalmente è stato avviato un percorso, sancito da una votazione all’unanimità, sulla costituzione di una società consortile partecipata dai Comuni e dalle Società, partendo dalla fusione SiMarche e Unidra con il successivo ingresso di Cma".

È quanto scrivono in una nota i sindacalisti di Cgil, Cisl, Uil, Andrea Coppari per la Filctem Cgil, Giuliano Caracini per la Femca Cisl e Manuel Broglia per Uiltec Uil. "Riteniamo importante – aggiungono – che si sia finalmente superata la contrapposizione deleteria che per lungo tempo ha immobilizzato l’Assemblea, ritardando di fatto l’assunzione di responsabilità da parte della politica locale su una questione fondamentale per il territorio. Come organizzazioni sindacali abbiamo rivendicato fin dall’inizio la costituzione di un soggetto pubblico in grado di garantire la salvaguardia del carattere pubblico della gestione, la continuità occupazionale, l’abbassamento delle tariffe per l’utenza e la realizzazione degli investimenti necessari per l’ammodernamento della rete". Adesso si guarda alla prossima assemblea. "Se resta il rammarico per il troppo tempo perso auspichiamo – aggiungono – che dopo l’Assemblea di oggi questo percorso sia finalmente avviato, senza ulteriori intoppi. Continueremo a monitorare la vicenda a tutela dei cittadini, delle lavoratrici e dei lavoratori interessati, in attesa della prossima Assemblea di Ambito già fissata per la fine del mese".